In mattinata due presìdi, indetti dal comitato di Catania-Sigonella, nella giornata di mobilit/azione nazionale NoMuos.
Alle 9,30, quando arrivano una ventina di attivisti NoMuos, l’ingresso della ditta Comina di Piano Tavola è già presidiata da una dozzina di Carabinieri ed agenti Digos, che dopo le nostre rimostranze si spostano nella carreggiata opposta all’ingresso, progressivamente il presidio si anima di striscioni e bandiere a testimoniare che nessuna ditta è esente dalla nostra presenza di denuncia di chiunque si renda complice della costruzione del micidiale Muos. Alle 12 inizia puntuale il presidio di fronte alla Prefettura (oltre 50 i partecipanti) in poco tempo finiscono i 1000 volantini ed una nostra delegazione (alla quale partecipano rappresentanti dei comitati di Caltagirone e Niscemi) viene ricevuta dal vice Prefetto Giuffrè, a cui consegniamo il documento che segue.
Il presidio prima di sciogliersi si riconvoca per sabato 26 alle ore 17 di fronte alla villa Bellini per un volantinaggio informativo, in vista dell’assemblea cittadina di giovedì 31 gennaio alle ore 19 in via Finocchiaro Aprile 160 c/o la Lila.
Qui di seguito il testo della lettera per il ministro degli Interni consegnata alla Prefettura
Al Ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri
per tramite di sua Eccellenza il Prefetto di Catania
OGGETTO: chiarimenti in merito alle dichiarazioni del Ministro dell’Interno Cancellieri pubblicate in data 03 gennaio 2013.
Come appreso dai mezzi di informazione, giorno 03 gennaio 2013, Lei in quanto Ministro dell’Interno afferma testualmente: “A seguito della sottoscrizione del Protocollo d’Intesa del 1° giugno 2011 tra il ministero della Difesa e Regione Siciliana è stata avviata la realizzazione di uno dei quattro terminali terrestri M.U.O.S. nell’area del demanio militare di Niscemi, utilizzata dalla Marina Militare degli Stati Uniti dal marzo 1987, per l’ammodernamento tecnologico della stazione radio denominata Naval Radio Transmitter Facility (N.R.T.F.), già in servizio da oltre un ventennio a beneficio non solo delle forze navali statunitensi, ma anche di tutte le forze alleate della Nato e, quindi, di quelle italiane>>.Sentiamo il dovere di chiederLe, Ministro, precisazioni in merito alle fonti di diritto e agli atti ufficiali a supporto della definizione dell’area definita da Lei stessa “demanio militare”. Ella, infatti, non fa riferimento a nessuna norma o eventuale atto formale che stabilisca legalmente lo status del perimetro del sito. Tace del tutto, invece, che la suddetta installazione è stata ubicata all’interno di un Sito di Interesse Comunitario (S.I.C.). Stigmatizziamo, inoltre, il sillogismo (fin troppo banale) che il sito, essendo della Marina Militare degli Stati Uniti, diventi automaticamente considerato di interesse delle forze alleate della Nato e, di conseguenza, di quello nazionale. Dalla segnaletica affissa sul recinto perimetrale della base americana, infatti, si legge “U.S. Navy” senza riferimento alcuno alle insegne Nato, determinazione per antonomasia dell’alleanza atlantica. Si evidenzia, inoltre, che all’interno della base non risulta operativa la presenza di personale militare italiano né tantomeno la presenza del tricolore nazionale o, ancora, insegna alcuna della Repubblica italiana. La invitiamo, pertanto, a constatare di persona quanto testé affermato. Difatti, risulta che quella di Niscemi è un’infrastruttura ad uso esclusivo delle forze armate statunitensi, su cui non c’è modo di esercitare la sovranità e alcun controllo da parte delle autorità italiane. E’ scritto nero su bianco nell’Accordo tecnico tra il Ministero della Difesa e il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d’America riguardante le installazioni in uso alle forze U.S.A. di Sigonella firmato a Roma il 6 aprile del 2006 dall’ammiraglio N.G. Preston, comandante U.S. Navy per la regione europea, e dal generale Mario Marioli dell’esercito italiano. Come si legge nell’accordo l’uso esclusivo “significa l’utilizzazione dell’infrastruttura da parte della forza armata di una singola nazione, per la realizzazione di attività relative alla missione e/o compiti assegnati a detta forza dallo Stato che l’ha inviata”. Se è vero che la base in questione giova ad interessi nazionali, per quale motivo in sede di verifica delle emissioni elettromagnetiche prodotte dalle antenne della N.R.T.F., già in uso dal 1991, non è stato permesso l’accesso al sito ai tecnici dell’autorità regionali deputate alla tutela dell’ambiente e della salute (A.R.P.A.S.) al fine di garantire le modalità standard di misurazione?Riteniamo pertanto che le Sue dichiarazioni, insufficienti e poco chiare nel merito – in quanto la difesa non è di pertinenza del Ministero che Ella ricopre – non legittimino in alcun modo le repressioni violente perpetrate ai danni dei cittadini inermi che, a seguito di mobilitazione volontaria apartitica, la notte tra il 10 e l’11 gennaio 2013 hanno tentato di rallentare il transito dei mezzi della Ditta Comina s.r.l., utili a portare a termine i lavori del sistema M.U.O.S. Di contro, le repressioni avvenute nell’ambito dell’ordine pubblico sono a Lei pertinenti e, dunque, a Lei imputabili! Ad oggi, non esiste nessun atto ufficiale nazionale a garanzia e a tutela della salute dei cittadini. Questi, soli ed abbandonati dalle Istituzioni, pertanto, sulla base di una mera esigenza Politica hanno inteso e intendono continuare la lotta a difesa di elementi di primaria importanza quali l’ambiente e la salute pubblica e la pace. Quanto accaduto finora, evidenzia una maggiore responsabilità da parte dei cittadini, superiore a quella delle Istituzioni, che intervengono direttamente, non solo a tutela dell’ambiente e della loro salute, ma sollevano un problema di carattere generale, sotto un’ottica più ampia, planetaria, in quanto il M.U.O.S. e la base N.T.R.F. di Niscemi sono da considerarsi, a nostro avviso, meri strumenti di offesa e di guerra ad uso esclusivo dell’egemonia militare statunitense.Quale è stata la risposta a tale civile e nobile impegno che i cittadini, dal basso, hanno messo in atto? Manganelli!!! Ovviamente, non solo in riferimento al capo della polizia, che avrà curato professionalmente le operazioni di repressione della libertà di manifestare, ma altresì all’uso effettivo dei mezzi di dissuasione fisica in dote alle forze dell’ordine.Certi di un Suo maggiore approfondimento della questione sin qui trattata e ancor certi di un conseguente provvido ravvedimento per quanto a Lei imputato, Le auguriamo di poter chiudere il Suo mandato con il senso della buona madre di famiglia che finora l’ha contraddistinta nell’espletamento delle funzioni istituzionali. Sicuri di poterLa ritrovare al suo dicastero nel prossimo governo per volontà popolare, Le auguriamo un futuro proficuo lavoro.
Comitato Di Base NoMuos/NoSigonella di Catania
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