Il 23 ottobre 2007 i cieli di Spoleto, in un Umbria videro volteggiare elicotteri mentre tra le case si sguinzagliavano decine di carabinieri. I giornali avrebbero annunciato da lì a pochi minuti una importante operazione antiterrorismo contro gli anarchici insurrezionalisti e alcuni ragazzi finirono in carcere. La Presidente della Regione Umbria salutò pubblicamente e ufficialmente la brillante operazione.
Dopo sei anni si è arrivati al processo e lo scenario è completamente cambiato. Due dei protagonisti, il generale del Ros dei carabinieri, Ganzer,è stato pesantemente condannato per narcotraffico. La ormai ex presidente della Regione Umbria Lorenzetti è finita sotto indagine per l’inchiesta sugli appalti della Tav in Toscana. I due si strinsero la mano in pubblico per complimentarsi dell’operazione. Ma i ragazzi arrestati intanto si sono fatti mesi e mesi di carcere senza avere alcuna responsabilità nei reati di cui venivano accusati.
La stampa, cartacea e on line riporta nei titoli la notizia che il teorema terrorista è stato cancellato, con la sola eccezione del solito Messaggero, dove cambiano gli autori ma non cambiano gli atteggiamenti avuti sin dall’inizio delle vicenda, e così il quotidiano romano inverte il senso della notizia visto che non la si può cancellare.
Il generale comandante dei Ros Ganzer, e il suo piccolo esercito di piu’ di 100 uomini armati e incappucciati, gli elicotteri, l’operazione antiterrorismo del 23 ottobre 2007, prima notizia di tutti i tg nazionali e perfino sul Washington Post, le dichiarazioni immediate di plauso della Lorenzetti, affermavano che era stata smantellata una cellula terroristica (si disse pure, internazionale), perche’ alcuni ragazzi spoletini di 20 anni sarebero stati i presunti artefici di danni a cantieri della Tav che offendevano il territorio e di minacce alla presidente della regione. Nel processo la “cellula terrorista” si e’ rivelata per quello che era: inesistente.
Andrea assolto (aveva solo una colpa, essere amico di Michele), a Michele è stata tolta l’associazione sovversiva e sono rimasti i reati minori e una condanna a 2 anni e tre mesi. 12 mesi invece a Dario e 11 a Damiano.
“La ferita inferta alla citta’ di Spoleto non e’ rimarginabile” denunciano gli attivisti del Comitato 23 Ottobre che da subito promossero decine di iniziative tese a demolire la montatura “la strumentalizzazione delle lotte ambientaliste ai fini repressivi e il pensiero anarchico di alcuni di loro sono stati usati per vendere un prodotto fasullo. un innocente ha passato mesi di galera, una associazione terrorista e’ stata inventata, la verita’ e’ stata violentata”.
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