Mentre a Caracas centinaia di migliaia di persone sfilavano nell’ultimo saluto al Presidente Hugo Chavez, a Roma, in concomitanza con i funerali si è tenuta una cerimonia in Piazza della Cancelleria e nella Chiesa di San Lorenzo in Damaso organizzata dall’ambaciata della Repubblica Bolivariana del Venezuela in Italia.
Gente dentro la chiesa e gente fuori. Bandiere venezuelane e dell’Unione Sindacale di Base. Alcuni striscioni, uno dedicato al Comandante Chavez e uno della Rete dei Comunisti, i manifesti di Militant e della RdC e poi tanti compagni di base delle organizzazioni antimperialiste e della sinistra di classe che hanno accompagnato con slogan e canzoni l’ultimo omaggio ad un rivoluzionario che ha cambiato la storia recente del Venezuela e dell’America Latina.
Ha colpito tutti negativamente la totale assenza dei dirigenti e segretari di tutti i partiti della sinistra ed anche delle loro bandiere. Solo Luciana Castellina, una compagna che nei momenti difficili ha saputo sempre tenere il punto, ha sentito l’esigenza di essere presente.
Un attegiamento di “distrazione” o sottovalutazione da parte del ceto politico della sinistra che merita di essere segnalato e stigmatizzato. Un motivo di più per cominciare a rimuovere definitivamente le macerie dalla strada che va riaperta e dalla sinistra che va ricostruita nel nostro paese. E’ amaro constatarlo, ma la medesima scena si è verificata a Caracas ai funerali di stato di Hugo Chavez; nessun membro del governo italiano era presente, neanche quel ministro abusivo di Terzi che – al contrario – è presente ed attivissimo quando si tratta di armare e sostenere i miliziani che stanno destabilizzando la Siria e alimentando la guerra civile.
Per le strade la marea umana con le camice rosse dei chavisti e del movimento bolivariano
che hanno accompagnato la salma di Hugo Chavez
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Manuel
Si è spento dopo aver lottato fino all’ultimo contro la malattia il comandante Chavez. Un rivoluzionario, un uomo che ha contribuito realmente a cambiare la storia di un continente. E i dirigenti di PRC, PDCI CSP e ammenicoli vari erano assenti, non hanno sentito la necessità di rendere omaggio a questo rivoluzionario, di stringersi al popolo della rivoluzione bolivariana. Loro che hanno usato il patrimonio comunista per farne mercato, erano assenti, dimostrando quanto sono Infami, senza vergogna, senza storia, senza anima, senza progetto. Guardiamo avanti e lasciamo questi zombie al loro destino
GIANNI
come EL CHE ,SIMON BOLIVAR.figli della stessa rabbia.hasta siempre comandante CHAVEZ