“Siamo molto scontenti di questa manovra, che giudichiamo inaccettabile. Non c’è dal Comune una iniziativa politica forte contro questo goveno, nè una forma di pressione verso quello che non c’è ancora. Il punto è lo sblocco del patto di stabilità, che vale 50 milioni a Bologna, con quello si coprirebbe tutto il disavanzo di 45 milioni. Se sciopereremo? Valuteremo, certo questa proposta di aumenti dell’Imu è inaccettabile”.
Cosi Massimo Betti,dell’Unione Sindacale di Base (USB), commenta il bilancio di previsione del 2013.
Il piano che il Comune ha presentato ieri ai sindacati prevede tagli alla spesa per 19,2 milioni, riduzione del personale, eliminazione delle consulenze, minori costi per il servizio rimozione neve – a cui si aggiungono l’incasso della nuova Tares sui rifiuti (7,4 milioni) e quello del maggior numero di multe previsto (un altro milione di euro). Restano così da coprire “solo” 17,4 milioni, il valore di un punto in più di Imu sulla prima casa, che significa 120 euro in più a famiglia.
Sulla stessa lunghezza d’onda è la portavoce dell’ Unione Sindacale Di Base Bolognese,Valentina Delussu; “é vergognoso che ancora una volta si faccia pagare la crisi ai lavoratori con i tagli al personale che naturalmente si ripercuotono sui tagli al welfare state ed ai cittadini con un aumento dell’IMU, che di per se stesso è un furto perchè la prima casa non produce reddito e quindi é un’ulteriore taglio al salario in modo indiretto, in un periodo in cui la crisi mette sempre più in difficolta le famiglie, è ora di finirla questi signori pensano a coprire i buchi con la pelle dei lavoratori e dei cittadini, Forti con i deboli ,deboli con i forti”.
Inoltre questa estate dovrebbe esordire la nuova Tares, la tassa sui rifiuti che manda in pensione la vecchia Tarsu e costringerà i bolognesi a sborsare complessivamente 8 milioni in più.
Timidamente delusi i sindacati “concertativi”, che lamentano l’aumento IMU ma non criticano la manovra complessiva. Facile dunque prevedere che arriveranno a “responsabili accordi”.
I sindacati vedranno di nuovo la giunta martedí prossimo e probabilmente arriverà anche AS.I.A/USB per controllare cosa dice il bilancio a proposito di Politiche Abitative.
Vecchie ricette quindi per nuovi dolori. L’unica soluzione, per l’Unione Sindacale di Base, è la lotta per rispettare welfare e diritti di cittadini e lavoratori.
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