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Il programma di Napolitano per un “governissimo” sotto altro nome

Il “senso di responsabilità” è il coperchio che dovrebbe tenere insieme forze che ufficialmente si dichiarano indisponibili a stare fiancoa fianco nello stesso governo.
L’elenco dei “saggi”, divisi in due gruppi di lavoro, chiarisce quello che la logica altrimenti rifiuterebbe. Per le “riforme economiche” ci sono Enrico Giovannini, presidente dell’Istat; Giovanni Pitruzzella, presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato; Salvatore Rossi, membro del direttorio della Banca d’Italia, Giancarlo Giorgietti (senatore della Lega) e Filippo Bubbico (senatore del Pd), presidenti delle Commissioni speciali operanti alla Camera e al Senato, e il ministro Enzo Moavero Milanesi.
Per le riforme politiche toccherà invece a Valerio Onida (ex presidente della Corte Costituzionale), Mario Mauro (senatore montiano ex Pdl), il senatore Pdl Gaetano Quagliariello e Luciano Violante, anima nera del Pci-Pds-Ds-Pd.

Il governo, di conseguenza e a sentire tutte le reazioni ufficiali dei partiti, dovrebbe essere “politico-tecnico”, tale da poter essere sostenuto con i voti di Pd, Pdl, Lega, e montiani. Ma anche tale da non dover essere necessariamente identificato con i partiti. Una sorta di “governo Monti”, un po’ più “politico”,  ma egualmente “figlio di nessuno”. Un pasticcio informe di cui l’unico tratto riconoscibile è la pervicace applicazione di un “format” consociativista ad oltranza, a prescindere da qualsiasi progetto.

Indirettamente è un regalo a Grillo, perché è facilmente descrivibile come la prova provata di “una classe politica che non vuole andarsene”. Proprio quando la tattica grillina mostrava ampiamente la corda… Tra i saggi, infatti, non c’è e non ci può essere alcun rappresentante del Movimento Cinque Stelle.

A margine, è infine la fine della carriera politica di Pierluigi Bersani.

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3 Commenti


  • Antonio

    Francamente non sono sicuro che sia un regalo ai pentastellati. IlM5Stelle potrebbe essere ritenuto responsabile di non aver favorito la nascita di un governo diverso, sostenendo Bersani. Giusto o sbagliato che sia, l’effetto mediatico potrebbe essere questo.


  • Antonio

    Ok. Vi suggerisco un titolo “Dalle (5) stelle allo stallo”


  • Alfonso De Amicis

    Ho la sensazione che l’autonomia del politico possa riprendere il sopavvento. Fino a quando? Questo è tutto da vedere. Il problema che manca un soggetto che rompa questo quadro mortifero e pericoloso.

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