“Il nuovo quarto stato… Per la prima volta precari napoletani e immigrati in piazza insieme contro la crisi e per il salario garantito: attese circa diecimila persone!”
Ma i disoccupati italiani non pensavano che “gli immigrati ci rubano il lavoro”!??
Invece a volte, per fortuna, succedono cose nuove. Ad esempio venerdi 19 aprile a Napoli.
Per la prima volta migliaia di migranti e rifugiati si mobiliteranno per lottare contro la crisi che li strangola come tanti altri lavoratori e precari di questo paese. E lo faranno insieme ai disoccupati e precari napoletani che hanno risposto positivamente all’appello!
Insieme in piazza con i disoccupati e i precari napoletani, dai precari bros ai lavoratori in mobilità delle aziende partecipate, realtà lavorative in crisi come gli operai Irisbus, gli operatori sociali o i lavoratori del trasporto pubblico, movimenti, comitati, collettivi di studenti e centri sociali.
Un lungo corteo regionale unitario per il salario garantito e contro licenziamenti e precarietà. In controtendenza con ogni retorica razzista dell’apartheid e dello scontro tra poveri con cui partiti politici e spesso le istituzioni stesse ci hanno avvelenato culturalmente in questi anni.
“Anche noi siamo cittadini, lavoratori e precari di questo paese – afferma Mamadou della rete di Caserta – e crediamo sia ora di rivendicare diritti comuni. La strada della divisione e del razzismo ha solo permesso di sfruttarci meglio. E’ tempo di costruire un alleanza dei precari, dei lavoratori e degli studenti contro la crisi”
Un percorso di consapevolezza che è partito da oltre un anno, da quando ci fu l’occupazione di venti rotonde del lavoro nero in tutta la Campania organizzato dal movimento dei migranti di Caserta per protestare contro lo sfruttamento. Ora è arrivato a questo primo momento unitario con i precari e i disoccupati campani. Il nuovo quarto stato…
Il corteo si pone due grandi obiettivi: nazionalmente promuovere un percorso che ponga al parlamento la questione del salario garantito, localmente interroga la regione Campania per interventi immediati. In piazza infatti le vertenze sociali presenti cercheranno di sostenersi l’una con l’altra: i migranti ad esempio sperano in percorsi di formazione retribuiti a partire dai fondi europei per la coesione sociale. La manifestazione si dirigerà quindi alla sede della regione Campania in via Santa Lucia e ha già chiesto un incontro unitario con il Presidente Caldoro e l’assessore al lavoro. “E’ una cosa mai successa prima – chiude Mamadou – soprattutto tra migranti e italiani e ci chiediamo se la politica “ufficiale” sarà in grado di raccogliere questa sfida o si arroccherà nel palazzo”.
Al momento però dalle Istituzioni e in particolare dalla Regione è venuta una risposta di divisione, la disponibilità a incontrare solo una parte della piazza! Provocazione assurda e respinta al mittente da una mobilitazione carica di questioni sociali e che raggiungerà le diecimila persone…
In allegato il manifesto del 19 aprile, l’elenco delle adesioni finora, un pò di foto del precedente blocco alle rotonde del lavoro nero di un anno fa.
info e adesioni: 19aprile2103@gmail.com
Comitato promotore della manifestazione
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