Per doverosa informazione e visto che non abbiamo nulla da nascondere perché essere poveri non è una cosa di cui vergognarsi , riguardo alla questione dei lavoratori e delle lavoratrici di Rifondazione Comunista segnalo quanto segue:
1) Rifondazione Comunista nel 2008 aveva 160 dipendenti ma in seguito alla sconfitta alle elezioni del 2008 (sinistra arcobaleno) più nessun parlamentare e a seguire più nessun finanziamento pubblico. Visto che le tessere degli iscritti e delle iscritte a rifondazione bastano appena a pagare gli affitti e i mutui delle sedi periferiche, i volantini e i manifesti, non era materialmente possibile garantire lo stipendi a 160 persone (per un totale di circa 4 milioni di euro all’anno). Abbiamo quindi iniziato una riduzione del numero dei dipendenti e dei dirigenti e gli stipendi dei dirigenti (io attualmente ho uno stipendio di 1700 euro). Infatti le sedi che abbiamo venduto sono servite a fare politica, pagare stipendi e mantenere in piedi Liberazione fino a quando non siamo stati obbligati a chiuderla.
2) Il 30 di aprile era fissato un incontro con le organizzazioni sindacali in modo da capire insieme cosa fare per affrontare il problema che la cassa integrazione non era ancora stata rinnovata. L’incontro è stato fatto saltare dalle organizzazioni sindacali e così si è rimasti in sospeso e il 2 maggio è successo un gran casino (di cui mi scuso) che sarebbe stato risolto se ci fosse stato l’incontro sindacale.
3) Questo casino in ogni caso è successo perché Rifondazione Comunista ha chiesto per tutti i dipendenti la cassaintegrazione che è stata rinnovata (per alcuni da oltre tre anni) e quindi grazie al fatto che non abbiamo mandato prima le lettere di licenziamento tutti i dipendenti di Rifondazione hanno la CIG (sia quelli che hanno fatto questa lettera che tutti gli altri che questa lettera non hanno nemmeno visto). Quindi il casino di cui mi riscuso era finalizzato a cercare di avere per tutti altri due mesi di cassa integrazione, cosa che è puntualmente avvenuta.
4) Alle domande di incontri con il sottoscritto che ho avuto in queste ultime settimane ho sempre risposto che essendoci una trattativa sindacale in corso era meglio evitare di avere più sedi di discussione in cui si rischiava di non capire più nulla. Detto questo, visto che anche questo fatto viene utilizzato contro rifondazione comunista ieri abbiamo deciso di fare gli incontri tra la segreteria (anch’essa in larga parte in cassa integrazione) e i dipendenti in cassa integrazione (cioè questi tutti i dipendenti del partito).
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stefano ghio
Ma il signor ferrero non era tornato a lavorare presso la regione Piemonte, da cui era distaccato per gli impegni governativi?
Roel
A proposito deill’intervento di Ferrero in TV/La7, secondo il quale “i guasti e la crisi del paese ” sarebbero ad addebitare ai governi Berlusconi e Monti, c’è da osservare che tale affermazione nasconde gran parte della verità, visto che il saccheggio delle risorse e delle istituzioni dura da oltre un quarantennio. Non è corretto archiviare con un colpo di spugna quanto segue:
privilegi, parentopoli, partitocrazia, finanziamenti allegri ai partiti e ai gruppi, clientelismo, boiardi di St., pensioni d’oro, prebende e liquidazioni milionarie, il 50% della ricchezza finito in mano al 10%, i poveri diventati sempre più poveri, i giovani senza padrini che continuano a rimanere al palo, azzeramento del ceto medio, congelamento di salari e stipendi, il “decreto salvabanche” che lasciò milioni di lavoratori con un palmo di naso, ecc., ecc. Ad un politico navigato non possono sfuggire queste cose di cui i lavoratori hanno ormai piena consapevolezza. I penati, i fioriti, i mariucci, i cosentino, non sono che la punta di fenomeni sotterranei che continuano ad infiltrare le istituzioni.
Un saluto, Roel.