“Forse ho sbagliato ad accettare nonostante le mie perplessità. A questa aspirazione autoritaria io non ci sto: la mia idea sarebbe di portare la mia voce dissidente, ma questa voce non avrà alcuno spazio”. Così la professoressa emerita di diritto costituzionale all’Università di Padova Lorenza Carlassare, una dei 35 ‘saggi’ voluti dal premier Enrico Letta per studiare le riforme costituzionali che il governo si è impegnato ad approvare in 18 mesi.
Ai microfoni di Radio Radicale la professoressa va oltre, smontando la legittimità del comitato voluto dal Presidente del Consiglio: “Se vedo che questi argomenti trovano sordi gli altri io immediatamente mi dimetto. Cambi alla forma di governo assolutamente no: non si possono scaricare sulla Costituzione le incapacità della classe politica. Io vorrei che la Costituzione venisse attuata”.
“Il presidenzialismo all’americana non lo vogliono perché lì i poteri del presidente sono davvero limitati dal Parlamento e dal potere giurisdizionale, e allora c’è l’idea del semipresidenzialismo che vedono come un filone che può portare la concentrazione dei poteri in una persona sola, questa è l’aspirazione” punta il dito la professoressa.
A proposito di riforme davvero importanti, la Carlassare chiede che “il giudizio sulle elezioni non sia dato da una commissione parlamentare, ma dalla Corte costituzionale altrimenti è inutile che facciano buone leggi sull’ineleggibilità quando poi a giudicare è chi dovrebbe essere valutato”.
fonte: http://it.ibtimes.com
L’intervista completa in http://download.radioradicale.it/store-56/2013/06/MP674081.mp3
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