Il livello dei governanti italiani può essere misurato da quello che fanno, mentre il “bravo giornalista” embedded sta attento soltanto a quello che dicono.
Prendiamo la “cancellazione” temporanea dell’Imu. Chiesta a gran voce da Berlusconi, che doveva far finta di minacciare la stabilità del governo per “cose che interessano gli italiani” invece che per i suoi affari giudiziari, si sapeva che aveva un costo. Ovvero: se togli una tassa che dovrebbe dare un certo gettito, o ne metti un’altra che fornisca le stesse entrate oppure tagli alcune spese per una cifra equivalente.
Bene. Cosa ha fatto il geniale governo Letta? Ha posticipato l’introduzione di una nuova tassa – la “Taser”, che minaccia di essere una tassa letale come il suo nome – e contemporaneamente ha tagliato un certo numero di spese “ministeriali”. Ha forse raso al suolo le costose consulenze con cui vengono nutriti ex portaborse o “amici degli amici”? Macché, è andato a tagliare spese fondamentali e addirittura alcune che porterebbe molti più soldi di quanti ne vengono spesi. Geniale, no?
Vediamole una per una. 300 milioni di “risparmi” sulla manutenzione delle ferrovie italiane come vi sembrano? Incidenti ferroviari ne avvengono più spesso di quanto raccontino i giornali, perché soltanto i morti o le lunghe interruzioni nel traffico meritano qualche riga. Quindi la riduzione della manutenzione porterà nel medio periodo ad un aumento degli incidenti. E’ matematico.
Dove avverranno questi incidenti? L’a.d. delle Ferrovie, Mauro Moretti, considera da sempre un “costo inutile” i treni per i pendolari; fosse per lui, le Fs si limiterebbero all’alta velocità. Con questo taglio di spesa, prevedibilmente, sforbicerà al massimo la manutenzione sulle linee “secondarie”, che sono anche quelle con i materiali più vecchi, in posti disagevoli e magari su terreni sottoposti a erosione. Vedete un po’ voi cosa potrà accadere.
“Bisogna fare qualcosa per i giovani”, dicono ai microfoni compiacenti. E di solito dietro questa frase c’è una fregatura per i “vecchi”, come se l’unico modo di “dare qualcosa ai giovani” fosse togliere molto ai più anziani. Stavolta c’è invece una novità: hanno tolto direttamente 250 milioni dal “fondo per l’occupazione”, così “è più equo”. Meno fondi, meno occupazione; semplice no?
Non basta, perché il getito previsto per l’Imu era davvero importante. 20 milioni scompaiono dal fondo per gli ispettori della sicurezza sul lavoro e contro l’evasione fiscale. Che si possa morire più facilmente sul lavoro è di sicuero una misura “economicamente corretta”, perché non si può chiedere al governo delle banche di impietosirsi per qualche lavoratore in più che cepa faticando. Ma il taglio alla lotta contro l’evasione fiscale è veramente un insulto anche al pensiero liberista! Quelle erano “spese” che portavano – avrebbero potuto portare – molti più soldi nelle casse dello stato. O è un regalo al “blocco sociale berlusconiano”, sempre in angoscia quando vede girare la guardia di finanza o gli ispettori?
Sembra proprio di sì, visto che sono scomparsi anche 10 milioni dal fondo per incentivare la mobilità e le trasferte del personale che combatte i contribuenti meno fedeli, il lavoro nero, il gioco illegali e le “frodi” fiscali.
Queste sono le “cose di sinistra” di cui ha parlato recentemente Letta il Giovane. Potete forse dubitarne?
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