Menu

Il governo Letta passa all’incasso e ipoteca il futuro

”La legge di stabilita’ conterra’ un vero e proprio patto politico fino a tutto il 2014. I documenti di Confindustria e sindacati ne formeranno parte integrante”. E’ questo l’annuncio con cui Enrico Letta dal Canada, ipoteca il futuro prossimo venturo dello scenario politico italiano e l’agenda delle priorità del suo governo. Forte del risultato elettorale in Germania – vittoria della democrazia cristiana della Merkel e possibile governo di coalizione – e del nuovo imprimatur di “Re Giorgio” napolitano, Letta ritiene che la verifica politica della sua maggioranza avverra’ in occasione proprio della messa a punto della legge di stabilita’, quando si dovra’ decidere come  riportare dentro al 3% il rapporto tra deficit e Pil come impongono le clausole dell’Unione europea. Il premier avverte esplicitamente che ”La legge di stabilita’ sara’ il passaggio chiave, il momento in cui chiameremo la coalizione ad assumersi gli impegni per il futuro” ed è tornato a difendere dalle critiche il minsitro dell’economia Saccomanni, i quale era stato altrettanto esplicito nell’affermare due giorni “Credo sia arrivato il momento per fare un dibattito sereno e pacato sui conti dello Stato. Gli italiani credo meritino di sapere esattamente come stanno le cose”. Letta ha poi confermato la piena sintonia tra palazzo Chigi, Quirinale e Banca d’Italia sul fatto che le scelte di politica economica siano in linea con le direttive della Trojka, dunque che lo sforamento del deficit al 3,1% torni al piu’ presto sotto la soglia stabilita dai trattati europei.

Le elezioni tedesche poi sono state decisamente un endorsement per Letta e il suo governo di coalizione, il quale ritiene che ”Sia un fatto positivo per l’Europa, ma anche un fatto positivo per l’Italia, che in Germania si vada verso un governo di grande coalizione. Forse in Italia si capira’ che quando i risultati elettorali sono tali da obbligare a una grande coalizione, bisogna farsene una ragione”. Ma il governo della larghe intese (e della rinata impronta democristiana a livello europeo) ha ricevuto un sostegno anche dal cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, il quale ha tuonato contro l’ipotesi di una crisi dell’esecutivo. ”Ogni atto irresponsabile, da qualunque parte provenga, passera’ al giudizio della storia” ha detto il cardinal Bagnasco: ”L’ora esige una sempre piu’ intensa e stabile concentrazione di energie, di collaborazioni, di sforzi congiunti senza distrazioni, notte e giorno”.  Con il vaticinio del Vaticano, la benedizione di Napolitano e l’imprimatur della Merkel, pare proprio che il governo Letta resterà a galla ancora per parecchio tempo.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *