Noi abbiamo buona memoria, e senza andare a scomodare gli anni di piombo come fanno i vari Caselli, Fassino e fanfara varia, ci ricordiamo molto bene la stagione degli attentati attribuiti ai “lupi grigi”, che non è di cent’anni fa ma dell’altro ieri, e potrebbe (oggi come allora) non solo non essere attribuita ai No Tav o ai loro “simpatizzanti spontanei o indotti”, ma addirittura ricondotta direttamente a chi – quegli attentati – li avrebbe dovuti, li dovrebbe e li dovrà impedire.
Per chi non conoscesse la vicenda, molto istruttiva anche per chiarire il ruolo della magistratura torinese
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Al sindaco di Torino che invita la dirigenza NO TAV a prendere le distanze da questi episodi e ad essere coerente rispondiamo che il movimento NO TAV ha sempre predicato il rispetto per ogni forma di vita e che un dirigente del PD può parlare dei massimi sistemi, ma è meglio che si taccia in materia di coerenza, etica e onestà, dopo lo scandalo che ha portato in carcere Maria Rita Lorenzetti, importante esponente PD collegata ai massimi vertici di questo partito, accusata dalla Procura di Firenze di corruzione rispetto ai lavori del TAV in Toscana.
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