Quando un sistema entra in crisi e non vede una realistica via d’uscita, la tentazione di trasformarsi in regime è quasi irresistibile. È allora che la repressione – poliziesca e giudiziaria, al livello più basso – diventa uno strumento usato soprattutto a sproposito.
È quello che sta accadendo in questo paese sotto le indicazioni del vero governo continentale, l’Unione Europea.
A livello istituzionale con i progetti di “riforme costituzionali” e la nuova legge elettorale concordata tra Renzi e Berlusconi.
A livello delle relazioni industriali con “testo unico” sulla rappresentanza sindacale “convenuto” tra Cgil, Cisl, Uil e Confindustria.
Gli arresti degli attivisti No Tav con imputazioni abnormi; gli arresti o le “misure cautelari” imposte ad attivisti dei movimenti per il diritto all’abitare di Roma e del movimento dei disoccupati a Napoli (anche qui con imputazioni che trasformano la normale contrattazione sociale in “estorsione”), sono il segno di governi che non ritengono di avere più margini di mediazione esercitabili nei confronti delle esigenze popolari e del conflitto sociale e politico.
Per questo il ROSS@ – Movimento anticapitalista e libertario – sarà presente con i propri attivisti, iscritti, simpatizzanti, al fianco di chi si mobilita contro la repressione in tutte le iniziative che sabato 22 febbraio si svolgeranno in tante piazza di questo paese.
Stop alla criminalizzazione dei movimenti e dei conflitti sociali!
Rompere l’Unione Europea, centro motore dell’”austerità” che ci strangola!
No alle “riforme costituzionali” e al “testo unico sulla rappresentanza sindacale”!
Tutt* liber* subito!
Le lotte non si arrestano!
ROSS@
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