Roma questa mattina ha visto un brusco risveglio per alcune occupazioni, di cui una storica.
E’ stato infatti sgomberato e sono stati posti i sigilli all’Angelo Mai occupato, uno storico luogo di aggregazione, musica, teatro e arte. Già nel 2012 aveva subito lo stesso trattamento, ma poi gli occupanti erano riusciti a rientrare. Precedentemente l’Angelo Mai aveva subito lo sgombero anche dell’occupazione originale nel quartiere Monti, dove era stata occupata una scuola abbandonata.
Inoltre sempre questa mattina sono stati sgomberati con un forte dispiegamente di polizia altri due stabili della capitale, occupati da famiglie senza casa: uno in via delle Acacie (Centocelle) dove da tempo era stata occupata la scuola abbandonata Amerigo Vespucci, e uno all’Anagnina; decine di famiglie sgomberate ora sono in strada. Un blitz che suona come una triste avvisaglia in una Capitale dove ieri in consiglio comunale è iniziato il dibattito sul Decreto Salva Roma che prevede tagli feroci ai servizi, privatizzazioni e quant’altro.
Lo sgombero all’Angelo Mai pare sia stato deciso dal Gip Riccardo Amoroso come conseguenza di un’indagine della magistratura contro i movimenti per il diritto all’abitare definiti nell’ordinanza che ha ordinato sgomberi e perquisizioni ‘un sodalizio criminale’. Per le 12 gli occupanti dell’Angelo Mai e vari comitati e collettivi si sono dati appuntamento davanti alla struttura di cui la polizia ha preso possesso – nessuno viene fatto né entrare né uscire – e dopo l’assemblea conferenza stampa gli attivisti potrebbero tentare di raggiungere il Campidoglio in corteo.
Gli sgomberi avvengono, tra l’altro, proprio alla vigilia del 20 marzo, una giornata nazionale di mobilitazioni convocate sotto le Prefetture dalla rete Abitare nella Crisi contro sfratti, sgomberi e il Piano Casa del governo Renzi. Le lotte per il Diritto alla Casa e all’Abitare proseguiranno dal 23 al 30 Marzo con una articolata settimana di lotta contro la vendita del patrimonio pubblico, per un blocco generalizzato degli sfratti e degli sgomberi, per un piano straordinario per l’emergenza abitativa
(Foto dello sgombero in via delle Acacie e qui sotto dell’Angelo Mai)
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Giorgio Curreri
Purtroppo in Italia le esperienze differenti, poichè l’angelo mai era realmente un’esperienza culturale interessante, sono sempre dicriminate.
I discorsi del tipo perchè io pago e gli altri vivono gratis sono discorsi egoistici che si fondano semplicemente sul sentimento di invidia. Senza stare ad analizzare che le esperienze di uccopazione sono prima di tutto in luoghi abbandonati, e risolvono problemi abitazionali e molte volte stimolano la cultura nei quartieri periferici.