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1 maggio a Bologna. Due piazze e tre cortei

Riprendersi il Primo Maggio, mentre l’ex “sinistra” di governo prova a tenerselo stretto per mantenere una maschera, e una parte del sindacato confederale si muove in modo dissonante rispetto alla segreteria nazionale e locale.

A Bologna “la Rossa” questo conflitto interno alla Cgil, non più sotterraneo, si vede ora tutto. Gli appuntamenti sono molti e convergeranno verso tre piazze distinte. A Piazza Maggiore, come da tradizione, convergono Cgil, Cisl e Uil per lanciare una tavola rotonda per invitare al voto “contro il populismo e per l’Europa”, una chiara marchetta al PD. Mentre a piazza San Francesco ci sarà la Fiom, teoricamente ancora Cgil (vedremo dopo il congresso di Rimini se Landini verrà “commissariato” o meno, come Camusso sembra ormai pronta a fare), col segretario regionale Bruno Papignani.

Una manifestazione “No Coop”, organizzata dal CUA che non ha aderito alla manifestazione unitaria (lanciata da USB, partiti e collettivi), si svolgerà davanti alla sede dell’università, proprio nella capitale fondativa dell’immaginario cooperativistico, la cui realtà è ormai anni luce lontana dalle velleità delle origini. E la presenza nel governo di Giuliano Poletti, ministro del lavoro con l’incarico di mettere in pratica il “jobs act” renziano grazie all’esperienza di precariato cui sono obbligati i dipendenti della Coop, sembra l’elemento di prova inconfutabile del rovesciamento avvenuto nella sigla (da “movimento solidale” a multinazionale della distribuzione).

Mentre alle 10:00 da Piazza della Ravegnana (sotto le due torri) partirà il corteo che vedrà Usb, Ross@, Xm24, Rete dei comunisti, Asia, No People mover, Pcl, Comunisti Sinistra Popolare e altre realtà cittadine. Nel mirino le attività commerciali, che ormai non si fermano neanche nei giorni sacri del mondo del lavoro. È stato inoltre indeto uno sciopero specifico da parte dell’Usb, “che il corteo sosterrà con determinazione”. Il corteo passerà per via Rizzoli, sfiorando la piazza di Cgil, Cisl e Uil, davanti a Palazzo D’Accursio e finira in Piazza XX Settembre.

Usb annuncia cori poderosi di contestazione dei sindacati “complici”: “La nostra voce sovrasterà quella di chi, ancora una volta, cerca di svilire quella che è una giornata di lotta del movimento operaio in tutto il mondo, occupando piazza Maggiore per discettare su come fare per aumentare il grado di consenso della Unione europea fra i lavoratori italiani”.

Sempre in piazza San Francesco, in simbiosi con la manifestazione Fiom, prosegue l’evento “Pratello R’esiste”, con le sezioni Anpi di Pratello e Lame che organizzano “Dai campi e dalle officine”. Qui si danno appuntamento anche il comitato Acqua bene comune e il comitato Articolo 33, protagonista della battaglia contro i finanziamenti del Comune alle scuole private (in contemporanea col taglio dei fondi per la scoula pubblica), ma ormai spaccata e con una parte lanciata nella campagna elettorale a sostegno della “lista Tsipras”.

Altro corteo nel pomeriggio a partire da piazza dell’Unità, dove la ”Bologna meticcia e antagonista” cioè il Crash e i collettivi Cua e Cas e il SI.COBAS.

La Giornata proseguirà, dopo la manifestazione della mattina di USB, partiti e collettivi, con un pranzo sociale all’ex clinica Beretta occupata da ASIA/USB e nel pomeriggio dalle 16:00 merenda con lotteria anticarceraria e proiezione del film “mai più vivere come schiavi” al Circolo Anarchico “Berneri”.

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