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Lista Tsipras. Sugli eletti si va al sorteggio?

All’interno della Lista Tispras che ha ottenuto il 4% alle ultime elezioni europee eleggendo tre eurodeputati, continua la suspence sulla decisione di Barbara Spinelli di non dimettersi. La Spinelli, capolista al centro e al sud, aveva annunciato che si sarebbe dimessa lasciando così lo scranno di Strasburgo ai primi dei non eletti: Furfaro di Sel al centro ed Eleonora Forenza del PRC nel sud.

Negli ultimi giorni però è cresciuta la pressione affinchè la Spinelli non rinunci ad andare al Parlamento Europeo dove si ventila l’ipotesi che possa diventarne uno dei vicepresidenti. Un nome “di peso” come la Spinelli si ritiene che possa dare maggiore autorevolezza al gruppo parlamentare della sinistra europea a Strasburgo. Ma se la Spinelli non si dimette, uno dei due candidati in ballo – Furfaro o Forenza – si vedrebbe precluso l’ingresso al Parlamento di Strasburgo. Una decisione quindi non facile perché in entrambi i casi verrebbe penalizzata la presenza di uno dei due partiti politici – Sel e Prc – che hanno animato e reso concreta la lista Tsipras. La terza forza – il club dei giornalisti de La Repubblica – invece appare già al sicuro. La rinuncia di Moni Ovadia ha spianato la strada al giornalista Curzio Maltese del gruppo Espresso-De Benedetti.

Mentre acquistano forza le voci che vedono la Spinelli confermare l’accettazione del seggio a Strasburgo, si profila una opzione originale ma non senza precedenti per la scelta di chi dovrà rimanere fuori o dentro il Parlamento Europeo: il sorteggio. In questo caso a farlo sarebbe d’ufficio lo stesso parlamento. Era già accaduto nel 1999 proprio per il Prc quando Bertinotti non volendo decidere se lasciare il campo a Nichi Vendola o a Giusto Catania optò per il sorteggio in sede parlamentare.

 

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