Ne hanno messo in evidenza i fattori estremi (gli homeless) ma inevitabilmente hanno dovuto allargare lo sguardo ad una emergenza abitativa che si è rovesciata su tutti i paesi dell’Unione Europea come una slavina sociale con molte facce. I ricercatori della Fondazione De Benedetti, insieme ad altri ricercatori australiani, europei e statunitensi, hanno monitorato le aree metropolitane di diversi paesi, Italia inclusa.
Indicative alcune tendenze sociali: gli homeless sono soprattutto immigrati nelle città nordeuropee, “nativi” nei paesi Pigs, emigrati di ritorno nei paesi dell’Europea dell’est. Tra loro sta crescendo il numero di giovani senzatetto.
In Italia la ricerca si è concentrata su tre aree metropolitane ad alto disagio abitativo: Roma, Torino, Milano. In Italia le case di edilizia sociale sono il 25% di quelle messe a disposizione in paesi come Francia o Gran Bretagna. Non solo. Nel rapporto non compare ma nei prossimi tre anni in Italia gli sfratti saranno almeno 250.000, un quarto di milione. Questo il numero ufficiale dato dal Viminale (ma ovviamente sottostimato). 250.000 nuclei familiari, oltre ai 150.000 attuali, che saranno sicuramente colpiti dalle sentenze di sfratto. Ciò significa circa 230 sfratti al giorno, quasi 10 all’ora. In totale, comunque, il numero delle famiglie in difficoltà in questo senso è di 5 milioni, ossia quasi 15 milioni di persone.
I risultati della ricerca della Fondazione De Benedetti sull’emergenza abitativa verranno illustrati venerdi prossimo -27 giugno – alla sala della Protomoteca in Campidoglio dalle 9.30 alle 18.30. Saranno presenti diversi membri dell’establishment che di questa situazione portano pesanti responsabilità, a cominciare dall’ing. Carlo De Benedetti, al ministro Poletti, il sindaco di Roma Ignazio Marino. Si annuncia interessante – se al titolo corrisponderà una analisi rigorosa – lo studio degli economisti Tito Boeri, Andrea Ichino ed Enrico Moretti – su “Costo della casa e differenze salariali”, il centro del problema, sotto molti punti di vista.
Alla conferenza è possibile iscriversi inviando una mail a: info@frdb.org
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