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Napoli. La protesta viola la blindatura del vertice

“Violata la blindatura del vertice con una semplice scala – folle la reazione con idranti cariche e lacrimogeni – noi ci siamo semplicemente difesi, specie quando l’idrante ha puntato la scala con una persona a sei metri di altezza – In piazza in quattromila: restano gli applausi della gente dai colli aminei alla sanità!”

Alla fine è arrivato questo 2 ottobre e ci siamo ritrovati in piazza, in quattromila, forse più, malgrado il terrorismo mediatico sparso a piene mani sui fantomatici  “devastatori di scuole e negozi” in arrivo chissà da dove, malgrado la collocazione decentrata, malgrado l’allarmismo della polizia che mentre sui giornali si diceva pronta a una gestione “democratica”, ha incoraggiato alla chiusura i negozi stessi e le scuole del territorio mentre imbastiva un dispositivo di chiusura del quartiere e di blindatura militare del bosco di Capodimonte degno del G8…
E invece la gente ha capito, dai balconi e dalle strade dei colli Aminei come nei vicoli della Sanità,  davanti a migliaia di giovani precari di questa città, agli studenti, ai senza tetto della campagna per la casa, ai cassintegrati di Pomigliano, a quelli delle società partecipate, ai disoccupati…. ha capito che gli unici veramente pericolosi oggi erano il manipolo di tecnocrati che hanno sequestrato il bosco di Capodimonte per celebrare lo stucchevole rito di un potere antidemocratico che si specchia nella propria autocrazia e vuole decidere del futuro di tutti regalando nuova precarietà, tagli alla spesa, privatizzazioni. 

Ha capito perchè non c’era molto da spiegare, perchè in questi anni tutti abbiamo subito l’uso della crisi fatto dalla BCE (e delle lobby che rappresenta) per disintegrare quel che restava delle tutele sul lavoro, per una gestione privatistica della moneta comune che ha eroso i redditi dei ceti più deboli, per aver regalato centinaia di miliardi di euro alle banche mentre nel mondo reale milioni di famiglie in tutta europa affogano nei debiti, nel limbo dell’insolvenza che erode molti diritti fondamentali. Ha capito perchè sa bene che questi poteri che nessuno ha delegato, ma che ormai fanno e disfano governi succubi e compiacenti, gli ha messo le mani in tasca per un assurda leva fiscale che ha tolto ai poveri per dare ai ricchissimi. 
Ha capito mentre applaudiva dalla balconata di ospedali come il CTO devastati dai tagli, dove i cittadini aspettano file chilometriche mentre la sanità privata si ingrassa…  
Ha capito perchè di fronte all’ennesimo vertice, la gente di Napoli non ne può più di sentire lezioncine paternaliste e razziste da chi è responsabile del disastro sociale in cui ci troviamo.
Applaudiva persino mentre lungo il percorso si “sanzionavano le banche” con uova  e vernice rossa a rappresentare i sacrifici che ci stanno imponendo o le altre istituzioni punitive verso i più deboli… Lungo tutto il corteo striscioni, cori e scritte che chiedevano verità e giustizia per Davide e Ciro.

Così mentre Draghi ci parlava ancora una volta di “liberalizzazioni e riforme” (tradotto = privatizzazioni e precarizzazione, ma che novità!) siamo arrivati al Bosco di Capodimonte dove la democrazia dei nostri giorni si traveste di blindati, idranti, grate, centinaia di agenti affinchè nessuno disturbi il sovrano, questi signori che nessuno ha delegato ma che pure decidono per tutti noi.

Alla fine con una semplice scala abbiamo violato il dispositivo, un manifestante, tra gli altri che hanno tentato, protetto dalla complicità del corteo è riuscito a portare dentro il Bosco di Capodimonte un cartello con su scritto “Bloc BCE saremo inflessibili” e uno striscione “No BCE! VIA GLI AFFAMATORI E GLI SPECULATORI DA NAPOLI”. Le uniche parole di verità e giustizia in un vertice di ipocriti e speculatori.
La reazione a questa beffa da parte delle forze dell’ordine è stata folle: sono partiti con gli idranti, cariche e lancio  lacrimogeni di gas cs per spezzare la manifestazione! L’idrante ha incredibilmente puntato la scala, colpendo e rischiando di far cadere il primo dei manifestanti, quello che è riuscito a passare, fino al tentativo diretto delle forze dell’ordine di scuotere la scala stessa su cui si trovava in quel momento una persona a svariati metri di altezza!
Il corteo naturalmente si è difeso come poteva, ma stavolta vogliamo proprio vedere chi scriverà che sono stati i manifestanti ad aggredire e non le forze dell’ordine con una reazione folle!!
Potevano limitarsi a fermarlo una volta passato e mostrati cartelli e striscione, ma evidentemente la costruzione simbolica di questo potere monarchico, che non a caso si celebra nella reggia di capodimonte, non “doveva” essere violata. Ancora una volta abbiamo visto quali confini stretti e angusti abbia ormai il concetto di una democrazia ridotta a straccio da piedi del grande capitale finanziario internazionale.

Il corteo malgrado la carica si è ricompattato e ha continuato in maniera spontanea, sfidando divieti e percorsi e attraversando i quartieri popolari della Sanità, dove è stata rilanciata la principale parola d’ordine della manifestazione: “Non è che l’inizio! Costruiamo insieme lo sciopero sociale” in un percorso che si sta strutturando in tutta italia: Fermiamo questa politica di “devastazione e saccheggio” delle nostre vite, rivendichiamo un salario minimo europeo, un reddito per tutti, vera democrazia, la lotta ai contratti precari….
Abbiamo finito in piazza Borsa solo quando Mario è stato rilasciato, con un solo grido che si riconnette allo spirito della manifestazione e chiama all’autunno di lotte in tutta italia: “Ce n’est qu’un debut! Abbiamo pagato già troppo la vostra crisi…”

Movimenti campani contro la BCE

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Ler signore dei rione Sanità contro la Bce: http://video.corrieredelmezzogiorno.corriere.it/signore-sanita-contro-bce/0bafd890-4a29-11e4-aa3b-85e017c5a3ee

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