Menu

Alluvione di Genova. Le responsabilità a tutto campo di Renzi, Doria e Burlando

La città di Genova e  buona parte dei Comuni della Provincia, sia costieri (Recco) che dell’entroterra (Casella, Montoggio, Savignone) stanno pagando in queste ore un prezzo altissimo all’incuria e alla devastazione del territorio.  Interi nuclei abitati isolati, un treno deragliato, strade interrotte, frane ovunque, acqua e fango che invadono le vie delle città, i negozi, le abitazioni, le cantine. Una vita persa. Ed è un film già visto

Con le ferite dell’alluvione del 2011 ancora aperte, la pioggia incessante fa esondare nuovamente i torrenti, sempre gli stessi: il Bisagno, il Fereggiano, il Polcevera, lo Sturla, lo Scrivia.

A Trasta, nell’immediato entroterra di Genova, dai cantieri del Terzo Valico frana fango, rendendo ancora più pericoloso e degradato il territorio.

Sul campo Vigili del Fuoco, lavoratori della Provincia e dei Comuni, aiutati da molti volontari, si stanno muovendo come possono, con sempre meno risorse. Intanto però i governi che si succedono, burattini della UE e della Troika, continuano a tagliare laddove c’è più bisogno, e infieriscono proprio su quegli enti pubblici che hanno sempre operato per mettere in sicurezza strade e alvei dei fiumi e che ora non hanno più un euro per farlo.

Ma la politica a tutti i livelli, da Renzi, al Presidente della Regione Burlando, al Sindaco Marco Doria, ora più che mai rappresentata dal PD, è da anni che persevera nel sostenere che il futuro è rappresentato dalle Grandi Opere, che foraggiano solo gli speculatori e la corruzione, trasformando  la città sempre più a immagine e somiglianza di imprenditori e banche.

E così continuano ad imporre un modello di città dominata dai cantieri, dalla cementificazione e da centri commerciali, che sembrano una beffa in una città dove dove dilaga disoccupazione, precarietà e  povertà. Opere faraoniche finalizzate a chissà quale “ripresa”, a fronte di servizi sempre più scadenti e sofferenti per i tagli inferti. Una costruzione dove tutto quadra perfettamente con il disegno di privatizzazione selvaggia dei servizi pubblici che hanno in mente. E’ il modello “Città Metropolitana”, dove sono concentrati grandi interessi economici, speculazione e corruzione, mentre il territorio, quello vissuto dalle persone vere, può essere lasciato morire.

Con questa rabbia e con questo messaggio, Ross@-Genova chiama tutti i cittadini di Genova a della Provincia a partecipare alla manifestazione cittadina a Genova  in occasione dello sciopero del 24 ottobre di USB. Licenziamoli in tronco.

Ross@ – Genova

 

 

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

1 Commento


  • Alfredo

    Centro dx e centro sinistra sono il seme del fango che avvolge Genova e la provincia. Diamo una spalata a questi miserabili della politica prima che trasformino la Liguria nei fangh

    Centro dx e centro sinistra sono peggio dei fanghi rossi di Porto Marghera. Sarebbe ora di spalare questi miserabili.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *