Circa duecento persone si sono trovate ieri sera davanti al cordone di polizia e alle camionette che presidiavano l’ingresso al Polo tecnologico di Navacchio, dove il ministro del Lavoro Poletti è venuto a spiegare il Jobs Act ai suoi sodali del PD.
Molti i lavoratori, da una delegazione del Coordinamento lavoratori livornesi, alla Piaggio di Pontedera, ai lavoratori della Gb di Pisa in lotta, insieme a partiti e organizzazioni della sinistra comunista (Rete dei Comunisti, Pcl, Carc), ai sindacati conflittuali e a movimenti sociali.
Nel corso del presidio, durato circa due ore, mentre venivano scanditi cori che evidenziavano da un lato i legami del PD “partito-regime” con la mafia e i fascisti, come risulta dal pieno coinvolgimento delle cooperative, di cui Poletti è ex presidente, nel giro criminale di “Mafia capitale”, dall’altro l’opposizione inflessibile alle misure previste dal Jobs Act e dai diktat della Trojka europea in materia di ristrutturazione del mercato del lavoro. Se ovviamente il ministro Poletti ha evitato il presidio, sono stati duramente contestati i dirigenti locali del Pd al loro ingresso nella sala della conferenza, e alcuni di loro sono stati costretti ad entrare dagli ingressi laterali: anche a Pisa si conferma quindi ciò che sempre di più vediamo accadere in ogni parte del Paese ogni volta che arrivino esponenti del Pd e del governo Renzi.
Nel corso del presidio, durato circa due ore, mentre venivano scanditi cori che evidenziavano da un lato i legami del PD “partito-regime” con la mafia e i fascisti, come risulta dal pieno coinvolgimento delle cooperative, di cui Poletti è ex presidente, nel giro criminale di “Mafia capitale”, dall’altro l’opposizione inflessibile alle misure previste dal Jobs Act e dai diktat della Trojka europea in materia di ristrutturazione del mercato del lavoro. Se ovviamente il ministro Poletti ha evitato il presidio, sono stati duramente contestati i dirigenti locali del Pd al loro ingresso nella sala della conferenza, e alcuni di loro sono stati costretti ad entrare dagli ingressi laterali: anche a Pisa si conferma quindi ciò che sempre di più vediamo accadere in ogni parte del Paese ogni volta che arrivino esponenti del Pd e del governo Renzi.
Redazione Contropiano di Pisa
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