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L’Expo della vergogna apre i battenti. Oggi il corteo della dignità e dell’opposizione

Oggi è la giornata centrale delle Cinque Giornate di Milano contro l’Expo delle multinazionali, del business e dell’arroganza del blocco di potere che esprime Renzi  e il suo governo. Quasi cinquemila poliziotti e quasi mille militari hanno blindato un’intera area metropolitana perché Renzi e i suoi boys and girls sono preoccupati che gli rompano il giocattolo. In questi giorni ci sono stati blitz della polizia in diversi quartieri e spazi sociali milanesi, in particolare al Giambellino, che hanno portato a fermi e perquisizioni ampiamente amplificati dai mass media a caccia di tragedie. A mezzogiorno Renzi insieme ai capi di stato stranieri inaugurerà l’Expo, questa sera si emozioneranno con la Turandot di Puccini alla Scala. La loro sarà la conferma di una insopportabile visione oligarchica del mondo e delle relazioni sociali.

Ma intorno e contro questo teatro oggi scenderanno in piazza almeno 30mila persone provenienti da tutta Italia ed anche da altri paesi europei. L’appuntamento è alle ore 14.00 in piazza XXIV Maggio per la partenza del corteo che la Questura intende relegare a distanza dal centro di Milano.

Qui di seguito il comunicato sulla situazione a Milano:

C’è chi apre e chi chiude.
Chi porterà in piazza migliaia di persone e chi va a caccia di fantasmi.
Chi sta costruendo giornate di partecipazione e contestazione al modello Expo e chi sta alimentando tensioni e paure.
Rimandiamo al mittente il tentativo in corso di criminalizzare la rete No Expo e i soggetti che ne fanno parte. Abbiamo alle spalle sette anni di lavoro pubblico, ragionato e critico sul grande evento. Abbiamo scritto dossier e articoli, prodotto materiale audio e video, siamo stati al fianco dei cittadini che hanno bloccato opere simbolo della nocività e del malaffare di Expo come la Via d’Acqua, abbiamo manifestato più volte nel centro di questa città senza cavalcare tensione e paure alimentate da altri. Rispediamo al mittente anche la violenza praticata al punto di creare prove ed eventi falsi, solo per alimentare miti inesistenti.
Ricordate la chiusura della Statale tre giorni per paura dei No Expo?
Ricordate gli allarmi a mezzo stampa prima di ogni corteo cittadino No Expo?
Ricordate poi come sono andate a finire queste storie? Con la partecipazione di migliaia di persone e nessun titolo il giorno dopo, perché la profezia sulla calata dei barbari non si era avverata.
Oggi succede la stessa cosa. Si attaccano gli avvocati vicini alle realtà che fanno parte della rete No Expo, si sgomberano appartamenti e spazi alla ricerca di “black block”, bombe carta e ordigni impropri” senza poi trovare nulla se non i corpi di chi ogni giorno sta dalla parte di chi lotta per la casa. Qualche giornalista con problemi di spazio arriva persino a mettere insieme nello stesso pezzo danneggiamenti a sedi di partiti e associazioni neofasciste avvenuti la scorsa notte e la manifestazione del primo maggio.
“Non ci sono zone rosse o aree interdette” diceva in una intervista il Prefetto di Milano il 24 aprile.
Ora forse qualcuno in qualche ufficio ha deciso che le cose devono andare diversamente e che, in assenza di tensione, essa vada creata.
Noi siamo dalla parte della partecipazione e delle lotte, liberi di criticare e opporci al modello Expo.
Stasera saremo al fianco degli abitanti e dei compagni e delle compagne del Giambellino, nel corteo di risposta agli sgomberi di stamattina partecipando al corteo alle ore 19 in Piazza Tirana
Il primo maggio sarà MayDay NoExpo
Il 30 aprile un grande corteo studentesco nazionale
Il 2 maggio una pedalata critica contro il mega-evento ed un pranzo popolare di protesta davanti Eataly
Il 3 maggio assemblea plenaria per lanciare i 6 mesi di #‎alterexpo
Senza paura, con migliaia di persone al nostro fianco.

I compagni e le compagne della rete Attitudine NoExpo

 Leggi anche Expo: perchè, perchè si fa e come combatterlo

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