“Forti e gentili sì, fessi no”. Una delle magliette indossare dagli insegnanti riprendeva lo slogan che anni fa aprì una manifestazione dei terremotati de L’Aquila. Ed ancora “Maestra licenziata dalla cattiva scuola” ed infine un più classico e sintetico “Giannini dimettiti”. Il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini è stata contestata così da insegnanti, assunti, neoassunti e precari che hanno distribuito anche dei volantini tra il pubblico della festa del Pd a Milano. Gli insegnanti hanno interrotto il ministro sul palco della festa dell’Unità di Milano mentre Giannini stava parlando del decreto sulla Buona Scuola. Alcuni insegnanti seduti tra il pubblico hanno urlato frasi slogan come “lavoro diritti dignità”. “Dobbiamo fermarli subito – è scritto sul volantino firmato dal comitato lavoratori della scuola 3 Ottobre, nato a Milano nel 2008 – dobbiamo fermarli subito. Mobilitiamoci, non c’è tempo da perdere”. “Questa – spiega il volantino – non è buona scuola ma solo una pessima legge”.
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E per domani alla festa del Pd a Milano è atteso Renzi ed anche qui c’è aria di contestazione. Un appuntamento è stato convocato da sindacati di base come Usb e movimenti sociali ai Bastioni di Porta Venezia alle 14.30. Obiettivo presentare a Renzi la lista delle emergenze sociali del paese che il governo sta disattendendo o affrontando con un dichiarato segno antipopolare.
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armando
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