“Le proposte alternative avanzate da Bersani non cambiano di una virgola l’approccio tenuto finora di fronte alla crisi che è stato e continua ad essere di obbedienza cieca ai diktat dell’Unione Europea, continuando così non c’è via di scampo”. E’ molto duro il giudizio dell’Unione Sindacale di Base di fronte alle proposte di contro-manovra avanzate oggi dal PD: “se non si capisce che l’Unione Europea non è la cura ma la malattia si continuerà a massacrare la gente e soprattutto i lavoratori dei vari paesi europei per rispondere ai mercati che gestiscono un massa di denaro dieci volte più grande del PIL mondiale e che ovviamente continuano a pretendere nuove immissioni sul mercato di denaro fresco su cui speculare. E’ un cane che si morde la coda, continueremo a fare manovre lacrime e sangue e a chiedere prestiti per pagare gli interessi sul debito che crescono ogni giorno di più ovviamente non intaccando minimamente il debito stesso.
Non c’è manovra alternativa se non si ragiona in termini di fuoriuscita da questa spirale. Servono azioni decise che rompano davvero con la speculazione, con gli interessi delle banche e i DIKTAT dell’Unione Europea. Per questo la parola d’ordine dello sciopero generale che sarà proclamato domani unitariamente dal sindacalismo conflittuale non può non essere soprattutto contro l’unione europea.
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