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Schizzi di fango, in previsione della campagna elettorale di Roma

Un articolo de La Stampa, il giornale di proprietà della Fiat in procinto di passare nelle mani del gruppo De Benedetti-Caracciolo-L’Espresso,  scrive oggi di una divisiva alleanza tra il M5S e l’Usb sulle prossime elezioni a Roma. Lo stile somiglia più a quello di “Libero”, “Il Giornale” etc. cioè la stampa-spazzatura  concepita e realizzata per gestire la macchina del fango. Le fonti sono rigorosamente anonime, i personaggi citati dileggiati, insomma più una visione soggettiva che un articolo di informazione. 

Facendo un minimo di ricerca si può verificare che l’autore – la giovane penna Jacopo Jacoboni – scrive su Roma ma da Torino (dove è la redazione de La Stampa). e deve la sua storia e fortuna professionale alla Campania, dove risulta aver vinto anche un Premio Ischia. Jacoboni appare specializzato nel killeraggio e nel monitoraggio del M5S con articoli tutti al vetriolo, soprattutto verso lo staff e l’azienda di Casaleggio. Insomma uno più attento ai pugnali che volano dentro certi ambientini dell’aziendalismo nordico che ai movimenti sociali o sindacali.

L’articolo in questione dovrebbe servire a schizzare fango verso il M5S e ad acutizzare le differenze tra le anime di un movimento attualmente favorito, ma anche estremamente preoccupato, di poter vincere le elezioni per il Comune di Roma.

Ma la  raffica di fango di Jacoboni colpisce anche un sindacato confllittuale come l’Usb, tirato dentro come i cavoli a merenda, con particolari fantasiosi e strumentali. Si afferma che la poltrona di assessorre al  Bilanci osarebbe stata promessa all’economista Luciano Vasapollo, direttore del  Cestes (il centro studi dell’Usb), il quale non solo cade delle nuvole ma afferma di non averci pensato neanche lontanamente. “Assessore al bilancio a Roma? Ma mica so’ matto!”. Del resto, lo stesso economista negli anni scorsi era stato ritenuto consulente del M5S per i rapporti con l’America Latina o per la legge sul reddito di cittadinanza. Circostanza rivelatasi del tutto infondata e limitata ad un intervento in un convegno alla Camera sui paesi dell’Alba e alla consegna del materiale sulla campagna sul Reddito Sociale Minimo del 1997 al gruppo parlamentare affinchè se la studiasse.

Insomma una schizzata di fango scritta anche male. Niente roba da querela, ma da “cazziatone” sul piano professionale certamente si. Il giornalismo non è una scienza né un arte ma alcuni criteri etici e qualitativi di base ce li deve avere e chi non ce li ha è bene che si dedichi ad altri mestieri.

Sulla vicenda l’Usb ha emesso un comunicato stampa che pubblichiamo qui di seguito :

Leggiamo su La Stampa.it un articolo, pubblicato oggi nella sezione Politica, su un presunto accostamento dell’USB al M5S per ciò che riguarda le elezioni amministrative di Roma i cui contenuti sono assolutamente falsi.
Nell’articolo si riportano farneticanti dichiarazioni attraverso “la voce di uno dei protagonisti, uno dei sindacalisti di punta….”. Si parla inoltre di appoggio diretto dell’USB al M5S, di spaccatura nel sindacato per chi appoggerà o meno tale partito, di accordi, di “poltrone” promesse, e addirittura dell’Assessorato al Bilancio per il Direttore del nostro Centro Studi.
La deontologia professionale di un giornalista prevede che prima di scrivere su questioni di cui non si conoscono direttamente fatti e protagonisti, si debba interpellare anche i diretti interessati, in questo caso, formalmente, il sindacato, e non un fantomatico sindacalista, di cui non si rivela l’identità, il quale con le sue affermazioni dimostra di non conoscere assolutamente l’USB o di volerne denigrare immagine e condotta sindacale.
I fatti riportati non hanno alcun fondamento. E’ vero che il M5S a Roma è sensibile più di altri ai temi legati al diritto all’abitare, come è vero che un sindacato interloquisce naturalmente con le forze politiche e istituzionali, a livello nazionale e locale, e lo fa con tutte le formazioni politiche che dimostrano interesse per le cose che afferma e per come le mette in pratica. Ma tutto ciò non ha nulla a che vedere con quanto riportato nell’articolo de La Stampa.
Lasciamo ad altri, e combattiamo da sempre, pastette e connivenze; non ci interessano intrighi e complotti vari: il nostro unico obiettivo è rappresentare al meglio il movimento dei lavoratori.
In questi ultimi anni l’USB sta crescendo in modo esponenziale e costituisce ormai una vera e propria alternativa a Cgil, Cisl e Uil. Forse è proprio questo che dà fastidio a qualcuno, forse è proprio per questo che si susseguono attacchi mediatici e non solo; forse è proprio per questo che spesso vengono colpiti i nostri delegati, talvolta con vere e proprie azioni intimidatorie.
L’Unione Sindacale di Base è un sindacato assolutamente indipendente da qualsiasi forza partitica, è un sindacato conflittuale che parla e dialoga con tutti, ma che risponde soltanto ai lavoratori e al proprio statuto.
Se anche tutti i partiti e gli altri sindacati facessero lo stesso, forse questo Paese sarebbe migliore.

Per chi vuole leggersi l’articolo de La Stampa questo è il link:

http://www.lastampa.it/2016/03/05/italia/politica/ms-e-sindacato-di-base-asse-per-il-campidoglio-FmNW6rglQ9fQ8T6UeMHBZK/pagina.html

 

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