Menu

Rimini. Arresti domiciliari per sei antifascisti, due dei quali accoltellati

Stamattina all’alba, sei antifascisti riminesi sono stati messi ai domiciliari nel corso di una indagine riguardante un’aggressione fascista avvenuta fuori da un locale di Bellaria, paese dell’hinterland riminese, avvenuta nel 2014, nel corso della quale due compagni vennero accoltellati e finirono in ospedale feriti gravemente. Sono 16 in tutto le denunce spiccate dalla questura ai danni di compagni e amici degli antifascisti feriti.

Una misura che ha dell’assurdo vista la condanna pochi mesi fa di uno dei fascisti a 4 anni di reclusione per tentato omicidio, riconosciuto colpevole di aver sferrato i fendenti all’addome ai danni dei 2 compagni feriti da oggi sottoposti anch’essi ai domiciliari con misure restrittive. Per le vittime dell’aggressione l’accusa è di rissa aggravata, lesioni, resistenza a pubblico ufficiale, favoreggiamento e violenza privata (!).

I carabinieri hanno motivato gli arresti in base ad una supposta condotta pericolosa che gli indagati avrebbero tenuto dal momento dell’aggressione ad oggi, a loro vengono infatti imputati episodi di contestazione avvenuti contro l’estrema destra riminese e contro un comizio del leader fascio-leghista Salvini avvenuto poche settimane fa.

Nessuno degli altri fascisti indagati è stato però messo ai domiciliari nonostante il ritrovamento nel corso delle indagini all’interno delle loro abitazioni di 42 coltelli serramanico oltre che di alcuni manganelli e bandiere naziste.

Un’indagine che ha visto fin da subito un impianto accusatorio che ha cercato di colpevolizzare gli antifascisti, ampiamente rilanciato dalla stampa locale. Un particolare inquietante dell’inchiesta viene poi dal fatto che il PM a capo dell’indagine, Paola Bonetti, è parente stretta di uno dei fondatori della sezione riminese di Forza Nuova, arrestato anni fa per il tentato incendio di uno spazio occupato riminese.

Ancora una volta due pesi e due misure utilizzati nei confronti di fascisti e antifascisti, purtroppo sempre ai danni di questi ultimi.

Redazione Contropiano Bologna

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *