Il 2 Novembre 2016, “nel giorno che la Civiltà europea e cristiana dedica al ricordo dei cari che riposano nella Patria del Signore, il Sindaco di Nettuno Angelo Casto (Movimento 5 Stelle) ha reso omaggio ai caduti della Repubblica Sociale Italiana seppelliti nel Campo della Memoria”. A riportare la notizia è stato, con evidente soddisfazione, “Il Giornale d’Italia” diretto dal neofascista Francesco Storace, segretario nazionale de la Destra.
Aggiunge il giornale di estrema destra, in pure stile ‘cinegiornale’: “Il Primo Cittadino nettunese, accompagnato dalla immancabile delegazione ufficiale del Comune di Anzio guidata dall’Assessore Sebastiano Attoni e dagli Agenti della Polizia Municipale dei due Comuni, ha deposto una corona di alloro sul sarcofago centrale del cimitero di guerra italiano dove risposano sette giovani ragazzi “ignoti”, caduti sul Fronte di Nettunia nella Primavera 1944, appartenenti al Battaglione “Barbarico” della Decima MAS.
Sulla corona, un nastro tricolore con la scritta “Città di Anzio e Nettuno”. Un omaggio congiunto, dall’alto valore morale, spirituale e storico.
Presenti alla cerimonia alcuni reduci della Repubblica Sociale Italiana, delegazioni ufficiali dell’Ordine dell’Aquila Romana guidata dal Delegato Nazionale Fiorella Cencetti (figlia del Comandante Cencetti della Decima MAS), dell’Associazione Nazionale Carabinieri d’Italia, dei Granatieri di Sardegna, dei Marinai d’Italia, della Croce Rossa Italiana, degli Artiglieri d’Italia, dei Volontari di Guerra, degli Arditi d’Italia, dei Cavalieri Ordine al Merito della Repubblica Italiana guidata dal Presidente Tommaso Bove, nonché le alte rappresentanze dell’Esercito Italiano, della Marina Militare, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato.
Si riprende così una consuetudine interrotta per scelta politica dalla precedente Amministrazione di centro-sinistra, che ha guidato il Comune di Nettuno negli ultimi anni. La Giunta progressista aveva, infatti, scelto di epurare il Campo della Memoria da ogni manifestazione pubblica. La fine dell’Amministrazione di centro-sinistra ha corrisposto subito al ripristino dell’omaggio, su atto del Commissario Prefettizio entrante, che ha scelto anche di invitare ufficialmente le rappresentanze dell’Associazione Nazionale Decima Flottiglia MAS e dei Volontari di Guerra (che curano il sacrario militare della RSI) a presenziare a tutte le manifestazioni patriottiche che si sono tenute a Nettuno”.
Aggiunge poi gongolante “Il Giornale d’Italia”:“nei prossimi giorni saranno portati al Sindaco dei progetti per le scuole, affinché il sacrario militare della RSI di Nettuno possa far parte di un “percorso della memoria” territoriale. Perché gli studenti di Anzio e Nettuno, attraverso la riscoperta delle proprie origini e gli esempi storici di chi si sacrificò per un ideale superiore, possano riappropriarsi della propria terra e maturare quella coscienza nazionale fondamentale nella costruzione spirituale del cittadino italiano del futuro. Binomi, quello del sangue e del suolo, della storia e della Tradizione, che, nel Campo della Memoria, trovano degni rappresentanti”.
Non si sono fatte attendere le reazioni dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. “Riteniamo vergognoso – denuncia in un comunicato l’Anpi provinciale e locale di Anzio-Nettuno – che un sindaco della Repubblica italiana, nata dalla Resistenza e dalla Liberazione dal nazi-fascismo, e che esponenti delle Forze Armate rendano onore alla X Mas. Un corpo feroce che si è macchiato di eccidi di civili, di patrioti e che ha collaborato con i crimini nazisti in Italia. È un insulto ai partigiani caduti, ai deportati, ai perseguitati, ai militari che si rifiutarono di aderire alla Repubblica di Salò. Un atto non obbligatorio a cui il sindaco di Nettuno poteva sottrarsi. Il caso finirà in Parlamento, non può finire qui”.
Il primo cittadino, infastidito dalle polemiche, risponde banalizzando all’insegna di una ideologia ‘post-ideologica’ che contraddistingue spesso i grillini: “Il 2 novembre si commemorano tutti i morti – dichiara a Angelo Casto – e, anche se forse non andrebbe detto neppure questo, gli unici caduti a cui non sarei andato a rendere omaggio sono quelli delle SS. In questo caso parliamo invece di militari inseriti in reparti regolari e di un cerimoniale prestabilito, che non ho certo fatto io. Mi sono limitato, quando mi hanno dato la parola, a non intervenire, cosa che ha fatto il collega di Anzio”. Ancora: “Io la storia la conosco e ha dimostrato che le ideologie del Novecento sono state una truffa all’umanità. Non voglio essere tirato dentro polemiche che non mi appartengono. Forse sarà meglio non partecipare più alle commemorazioni, ma credo anche che sia facile polemizzare su appuntamenti del genere, che fanno perdere solo tempo a un sindaco, mentre i problemi sono altri”.
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FABIO GARLINI
Veramente ci andò anche l'amministrazione piddina l'anno scorso, cosa dite? il sindaco Angelo Casto del m5s quando gli è stata data parola non ha detto nulla, passando il testimone. Non trovo alcuna notizia di polemiche da parte dell'ANPI l'anno scorso, voi potete confermare?
"il caso finirà in Parlamento?" Fate pure, quella cerimonia è inserita fra quelle ufficiali dal Ministero, e c'erano pure autorità militari. L'ANPI sta lanciando un boomerang. Nemmeno io sono d'accordo col celebrare quei morti, ma se vogliono strumentalizzarla solo perchè c'è il m5s non mi sembrano nemmeno molto furbi.
Si diano da fare coi banchetti per il NO al referendum e ci diano una mano a fermare la deriva di accentramento del potere che vogliono quelli che fino a ieri erano a braccetto con loro.
Grazie,
Fabio
tiziana
Errato.
Il 2 novembre 2015 eravamo già commissariati, per cui alla commemorazione andò la commissaria prefettizia.
il 2 novembre del 2014 il sindaco Alessio Chiavetta (PD) si rifiutò di partecipare e mandò un anonimo impiegato.
Sono una nettunese e, se permetti, queste cose le vivo in prima persona.
tiziana
Ed aggiungo che il sindaco grillino, oltre a partecipare alla commemorazione della X mas, non sta facendo nulla.
Marco
Non vogliamo criminalizzare chi fece "una scelta diversa" cioe' quella nazifascista, al fianco di chi ormai commetteva crimini di guerra quotidianamente e per tenere "la Patria" sotto il gioco di Hitler? Allora troviamo dei motivi nella mancanza di cultura, nel condizionamento della propaganda di regime, nel desiderio di vendetta personale, magari, per spiegare una tale scellerata "scelta". Ognuno ha diritto alla sepoltura, ma la tomba deve servire a monito per non ripetere certi errori mai piu'. La corona di fiori ci puo' stare, purche' accompagnata da parole come quelle che ho detto.