Per rompere la cappa di silenzio imposta ai mass media dalle autorità italiane ed israeliane sullo sciopero della fame dei prigionieri palestinesi, in diverse città italiane si svolgeranno iniziative di solidarietà con la protesta dei prigionieri nelle carceri israeliane in corso ormai da quasi 40 giorni.
Si comincia oggi a Milano con un sit in sotto la RAI in Corso Sempione dalle 18.00 alle 20.00. Si replica domani mattina, giovedi, alla RAI di Roma, dalle 11 alle 13 in viale Mazzini ed a Cagliari davanti alla sede RAI in via Bonaria. La censura imposta e accettata dalla Rai è vergognosa.
Sabato ci sarà una manifestazione anche a Pisa. Lo Sciopero per la Dignità, che per numero dei partecipanti e durata, non ha eguali nella storia, sta andando avanti con coraggio e determinazione, nonostante tutte le manovre, le intimidazioni e la repressione delle autorità israeliane.
Le rivendicazioni dei prigionieri sono: Abolizione della detenzione amministrativa. – Abolizione di tutte le forme di tortura, compreso l’isolamento. – Fine dell’imprigionamento dei bambini e delle donne. – Diritto di ricevere visite dei parenti, all’assistenza sanitaria, allo studio, etc. – Rispetto delle leggi e delle convenzioni internazionali sui diritti umani dei prigionieri all’interno delle carceri.
Queste rivendicazioni si inseriscono all’interno della lotta di tutto il popolo palestinese per la fine dell’occupazione, delle violazioni e delle violenze che subisce da decenni.
Chiediamo al governo italiano di fare pressione su Israele per riconoscere questi elementari richieste dei prigionieri palestinesi, in modo da tutelare nell’immediato la vita dei prigionieri, ne chieda l’immediata liberazione, rispondendo anche alle rivendicazioni storiche del popolo palestinese.
i promotori della manifestazione pisana sono la Comunità palestinese di Pisa, Rete di solidarietà con la Palestina, USB, circolo Agorà, Pax Christi Punto Pace, Sinistra Italiana, Partito della Rifondazione Comunista, delegati lavoratori indipendenti, SGB, Una Città in comune, Confederazione Cobas, Eurostop, Progetto Rebeldìa, Comitato Toscano di Un ponte per.., Rete dei Comunisti
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