Oggi comincia il vertice dei G7 a Taormina. Le città siciliane interessate dagli spostamenti dei leaders e delle loro consorti vengono ripulite e blindate, mentre ad altre persone viene e verrà impedito il semplice ingresso nell’isola.
A Taormina si chiudono gli ospedali e i cimiteri, la stazione di Taormina-Giardini e i treni non fermeranno nemmeno nella vicina Letojanni. A Catania si chiudono strade e tombini, e a presidiarla ci sarà una presenza militare che ricorderà probabilmente lo sbarco delle forze alleate del ’43.
Circa 7000 unità tra forze di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e militari sono impegnati nella “sicurezza”. Tiratori scelti (2900) sono stati piazzati nei punti caldi. Una no fly zone è stata attivata sui cieli della Sicilia orientale. Gli stessi abitanti di Taormina fanno la fila per rientrare a piedi in città dopo aver fatto la spesa. Le coste saranno sorvegliate e verrà sbarrato ogni tipo di accesso via mare. Il C.A.S.A. (Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo) è stato attivato e collaborerà con l’intelligence statunitense.
Si registra un clima di terrore sia tra gli abitanti di Giardini, per paura delle manifestazioni, alimentato da una stampa locale pilotata (domani 27 maggio alle 15 si ritroveranno a coloro che vorranno manifestare contro il G7), sia tra militanti e attivisti, che in questi ultimi giorni sono stati colpiti dalla repressione preventiva con denunce, multe e fogli di via.
Le giornate contro il G7 sono tre (26, 27 e 28) e si svolgeranno in varie parti tra Catania e Giardini. Ma da tempo sono già in corso una serie di iniziative locali “verso” il G7.
In mattinata, alle 10, ci sarà la conferenza stampa in Piazza del Municipio a Giardini Naxos e poi alle 17.30 ci sarà un’assemblea popolare contro il vertice, sempre nella stessa piazza, organizzata dalla “Rete NO G7 Sicilia”.
Contemporaneamente (26 pomeriggio e 27 mattina) a Catania si svolgerà il “Controvertice dei popoli”, organizzato dalla Rete catanese contro il G7, con un’assemblea al Cinema King, dalle 16.30 in poi, in cui interverranno Maria Toma Li’Xi’l, un’indigena maya del Guatemala, Fray Tomàa Gonzales Castillo Francescano dal Messico, Lucia Borghi di Borderline Sicilia, Piero Bernocchi dei Cobas, Luciano Manna di Peacelink Taranto, Stefania Tarantino dell’Università di Napoli- Rete delle Città Vicine, Aboubakar Sumahoro per la Coalizione Sans Papiers e USB, Imed Soltani di Terre pour tous (Tunisia), Umberto Santino del Centro Impastato, Pippo Gurrieri del Coordinamento regionale dei Comitati NoMuos, Davide Carnemolla di Welcome to Europe, rappresentanti dell’UIKI, Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia, e infine un rappresentante di CarovaneMigranti.
Sempre a Catania e sempre oggi, ma di sera alle 20.00, in piazza Federico di Svevia (per i catanesi Piazza Castello), avrà luogo una “Serata No Frontex/NoG7”, con interventi, proiezioni, musica, animazione artistica, cena sociale.
Ma l’evento più atteso sarà la manifestazione di Giardini, domani pomeriggio, con concentramento alle ore 15.00 al Parcheggio Salluzzo (spostata dalla Questura di Messina dal precedente luogo di ritrovo del Piazzale Terminal Bus di Recanati). Il percorso si snoderà dal luogo di ritrovo attraverso via Consolare Valeria, via Dalmazia, Lungomare Naxos, Lungomare Tysandros, Lungomare IV Novembre, Lungomare Regina Margherita per concludersi in Piazza del Municipio.
Sono attese circa 4 mila persone secondo gli organizzatori, provenienti principalmente dalla Sicilia, ma ci saranno anche rappresentanze di forze politiche e sindacali nazionali, alcune delle quali si ritroveranno dietro lo striscione di Eurostop.
L’ultimo atto si avrà domenica 28 maggio alle ore 10, con la conclusione delle giornate NoG7 con assemblea al Centro GAPA via Cordai 47, Catania, per un assemblea in cui si tireranno le conclusioni delle giornate.
Guarda la conferenza stampa della Rete contro il G7
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