Per una illuminante coincidenza, tre notizie nello stesso giorno confermano che la privatizzazione dei servizi pubblici essenziali è una iattura per lavoratori e utenti; e che proprio per questo privatizzare ancora è l’obiettivo fondamentale dei servi al governo.
Ma andiamo con ordine.
L’11 agosto 2017 i radicali hanno consegnato al Comune di Roma le 33.000 firme raccolte per provatizzare l’ATAC.
Nello stesso 11 agosto 2017 il Ministro Delrio è tornato a parlare dell’ATAC di Roma paventando una sorte simile a quella di Alitalia (un vero successo, no?) premendo nuovamente sulla sua privatizzazione.
Ma proprio l’11 agosto 2017 le aziende private che già effettuano il servizio di Trasporto Pubblico Locale nelle periferie di Roma non hanno versato lo stipendio a centinaia di lavoratori. Sono le stesse aziende che “per ragioni economiche” hanno ridotto al minimo le corse nei quartieri popolari, lasciando a piedi centinaia di migliaia di cittadini senza mezzi di circolazione propri.
L’unica organizzazione a denunciare la scandalosa coincidenza è stata l’Usb, sindacato di base che sta facendo il salto verso la costruzione di una rappresentanza di classe generale, interagendo con le forme di autorganizzazione popolare nei quartieri.
Tacciono invece tutti quei politici che mentono ai cittadini romani dichiarando che PRIVATO è meglio. A loro non frega assolutamente nulla che i lavoratori delle imprese private non percepiscano lo stipendio; e ancora meno che centinaia di migliaia di romani vivano come un miracolo il passaggio di un autobus.
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