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Fight Right, Usb sabato 16 in piazza a Roma dietro lo striscione “Uniamo le lotte – Let’s Join The Fights”

L’Unione Sindacale di Base sarà in piazza sabato 16 dicembre a Roma per la manifestazione Fight Right indetta da Diritti Senza Confini. Usb sarà dietro lo striscione “Uniamo le lotte – Let’s Join The Fights”. L’appuntamento è alle ore 14 in Piazza della Repubblica, per i diritti dei migranti, dei profughi e di chi non ha voce nel mondo della globalizzazione selvaggia. Diremo anche no alla criminalizzazione preventiva fatta da Questura e media con i continui allarmi sulle infiltrazioni e sulle violenze. Sarà una manifestazione pacifica e di massa. Ripubblichiamo a seguire l’appello degli organizzatori della manifestazione.

Unione Sindacale di Base


L’appello di Diritti Senza Confini

Siamo quelle donne e quegli uomini che attraversano il pianeta, decine di milioni di persone strappate alla loro terra e ai loro cari dalle scelte geopolitiche, economiche e ambientali dei potenti, costrette ogni giorno a combattere contro i fili spinati e i muri fisici e ideologici. Siamo i dannati della globalizzazione e delle politiche antisociali imposte dall’Unione europea e dalla Banca centrale europea (BCE) alle popolazioni d’Europa e d’Italia, che privano le persone del reddito, del lavoro e dell’alloggio indipendentemente dalla provenienza geografica.

Basta parlare di noi, su di noi, contro di noi, o al posto nostro. Basta fare affari sulla nostra pelle, basta guadagnare voti sulla scelta di accoglierci o di cacciarci. Non abbiamo bisogno di retorica interessata, abbiamo bisogno di fatti. Il razzismo, lo sfruttamento sociale e lavorativo che viviamo concretamente non è possibile batterlo con la carità né speculando sulle nostre vite. Il razzismo si sta diffondendo proprio tra chi sta più in difficoltà, tra le persone più povere. Il cambiamento che vogliamo non può riguardare solo la nostra condizione ma anche quella di quanti soffrono uno stato di ingiustizia e di privazione.

È grazie ai tagli allo stato sociale e alla ghettizzazione di ampie fasce della società che molti territori, secondo una logica di confino e militarizzazione, sono stati trasformati in discariche di bisogni e depositi di ingiustizie sociali.

Partendo dall’impegno costante nei territori, creando e valorizzando buone pratiche condivise, le nostre storie si sono intrecciate nella condivisione dei bisogni comuni, consapevoli di dover prendere il nostro destino nelle nostre mani per ottenere il riscatto sociale e rifiutare le campagne xenofobe e razziste condotte sulla nostra pelle, di qualsiasi colore essa sia.

Riteniamo l’insieme degli attuali dispositivi legislativi italiani (Bossi – Fini con il legame tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro; Minniti – Orlando; decreto Lupi) ed europei (Regolamento Dublino III) un tentativo di camuffamento della realtà che vuole far passare i migranti e i profughi come i responsabili primi delle disuguaglianze sociali.

Gli obiettivi dichiarati sono la trasformazione del welfare in elemosina da elargire agli ultimi e l’individuazione del povero e del migrante come nemico da combattere, specchio inquietante di una società che si vuole governare con la paura e lo sfruttamento, contrastando e reprimendo le forme di dissenso e di lotta per i diritti.

Consideriamo inaccettabile che chi nasce e cresce sul territorio italiano faccia fatica a essere riconosciuto come cittadino italiano. Basti osservare le reazioni scomposte al tentativo poco convinto di introdurre lo ius soli, alle quali opponiamo la certezza incrollabile che la politica si debba assumere la responsabilità di una legge sulla cittadinanza per le cosiddette seconde generazioni. Senza dimenticare la condizione dei minore straniero non accompagnato.

Siamo convinti che una parte significativa della filiera dei centri d’accoglienza neghi quotidianamente i nostri diritti e faccia invece parte a pieno titolo del sistema di sfruttamento economico, lavorativo e sociale che nega i nostri bisogni e colpisce la dignità non solo dei profughi ma anche degli operatori. Si vogliono trasformare le persone in oggetti invisibili e senza diritti, esattamente come si sente invisibile chi è in un centro d’accoglienza o chi è ancora privo di un permesso di soggiorno. Crediamo che la regolarizzazione sia l’unica via per restituire dignità a queste persone.

Oggi la filiera dell’accoglienza è diventata troppo spesso la giustificazione umanitaria per alimentare un business che mantiene in una condizione di ricatto permanente le persone, permettendo l’arricchimento di cooperative e gestori dei centri.

A partire dal lavoro nei territori e dalle pratiche quotidiane, abbiamo condiviso la necessità di coniugare antirazzismo, antisessismo, lotta per la giustizia sociale e la libertà di circolazione e di residenza. È per questo che abbiamo deciso di organizzare una manifestazione nazionale a Roma il 16 dicembre per rivendicare la giustizia sociale e il diritto all’uguaglianza per tutte e tutti.

La manifestazione che vogliamo costruire è promossa pertanto proprio da noi, i dannati della globalizzazione e della colonizzazione economico finanziaria, uomini e donne in fuga o sfruttati. Non è la manifestazione che parla di noi, è la nostra manifestazione, per prendere parola e spiegare la nostra piattaforma rivendicativa, gli obiettivi concreti della nostra lotta.

Proponiamo ed invitiamo tutte le realtà laiche e religiose, i movimenti antirazzisti a condividere e promuovere questa manifestazione nazionale partendo da una piattaforma articolata sui seguenti punti:

·Per la libertà di circolazione e di residenza;
·Per il rilascio del permesso di soggiorno per motivi umanitari ai profughi a cui non è stata riconosciuta la protezione internazionale;
·Per la regolarizzazione generalizzata dei migranti presenti in Italia;
·Per la solidarietà, l’antirazzismo e la giustizia sociale;
·Per la regolarizzazione dei migranti presenti in Italia;
·Per l’abolizione delle leggi repressive (Bossi-Fini, Minniti – Orlando e Dublino III);
·Per la rottura del vincolo permesso di soggiorno/contratto di lavoro e residenza;
·Per il diritto all’iscrizione anagrafica;
·Contro i lager e gli accordi di deportazione;
·Per la cancellazione dell’art 5 della legge Lupi e della legge sulla Sicurezza urbana;
·Per un’accoglienza un lavoro dignitosi per tutti e tutte;
·Contro qualsiasi forma di ghettizzazione;
·Per spese servizi sociali fuori dal patto di stabilità;
·Per il diritto al reddito minimo per tutte e tutti.

CISPM (Coalizione Internazionale Sans-Papiers, Migranti, Rifugiati e Richiedenti asilo) – Movimento Migranti e Rifugiati – Ex OPG “Je So Pazzo” – Associazione Ivoriani e Fratelli di West Africa – Napoli Direzione Opposta (NDO) – Associazione Senegalese Torino – Comitato Solidarietà Migranti – Federazione del Sociale USB – Osservatorio sul disagio abitativo – Associazione ASAHI – Movimento Profughi Conetta-Cona – C.S.C Nuvola Rossa – Collettivo autonomo Altra Lamezia – C.S.O.A Angelina Cartella – SOS Rosarno – USB (Unione Sindacale di Base) – Askavusa – Collettivo Autogestito CasaRossa40 – Asd Atletico Brigante – Benevento Antirazzista – Movimenti per il diritto all’abitare – Progetto Diritti – Coordinamento Lavoratori agricoli USB – Movimento Profughi – Associazione La Torre di Babele – Coordinamento Migranti Toscana Nord – Un Mondo di Mondi – Campagna#Overthe fortress – Progetto Melting Pot Europa – Centri Sociali Autogestiti Marche – Ambasciata dei Diritti Marche – Laboratorio Insurgencia – Associazione Senegalesi Napoli – Associazione il brigante Società dei territorialisti – Il Salto – JVP Italia – Associazione degli Ivoriani di Napoli – Fronte Popolare Autorganizzato-SI Cobas – LasciateCIEntrare – Contropiano – Rete Antirazzista Catanese – Piattaforma sociale Eurostop – Associazione Diaspora del centro Sud – Associazione culturale Cotroneinforma – Movimento Mamme del mondo – Movimento di lotta per l’abitare Napoli – TPO Bologna – Labàs Bologna – Comitato Immigrati Italia – Centri sociali Nord Est – AdL Cobas – Indigenous People of Biafra – Umangat-Migrante – Casamadiba – CISPM (Coalizione Internazionale Sans-Papiers, Migranti, Rifugiati e Richiedenti asilo) Germania – Sprar Roma WELLcHOME – Cobas Scuola di Catania – Associazione Transglobal – COASER (Coordinadora di Associazione Ecuador), Rete Numeri Pari – Cinecittà Bene Comune – Asinitas – Baobab Experience – Vita di Donna Onlus – L’Altra Europa con Tsipras- Rifondazione Comunista – Comunità Emmaus Ferrara – L’AltraEuropa_Laboratorio Venezia- Collettivo Mamadou – WILPF- Italia (Womens International League for Peace and Freedom- Lega Internazionale delle donne per la Pace e la libertà) – Noi Restiamo – Per un’Europa dei Popoli – QuestaèRoma – Comitato Antirazzista Saluzzese – AWMR Italia -Donne delle Regione Mediterranea – Emmaus Palermo – Città Felice Catania – Rete La Ragna-Tela Catania – Coordinamento Democrazia Costituzionale di Roma – Partito Comunista Italiano – Osservatorio Repressione – FGCI – Federazione Giovanile Comunista Italiana – Clinica Legale Immigrazione, Università Roma 3 – CSA Grotta Rossa Spazio Pubblio Autogestito – CarovaneMigranti (Italia-Mediterraneo-Messico) – Spazio Catai –
Rete della Conoscenza – Link Coordinamento Universitario – Unione degli Studenti – RFC Lions Ska Caserta – Caserta Antirazzista – Studenti Indipendenti Sapienza – Slai cobas per il sindacato di classe – Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario – SOS Bozen – EffeRossa PCI Milano – Shamofficine – Comitato NoMuos/NoSigonella –Catania – CosaMOlab – Asahi Modena – Polisportiva San Precario di Padova – Brigate di solidarietà Attiva – Associazione Opti Poba – Associazione Diritti per tutti Brescia – Associazione Opti Poba – Comitato Antirazzista Cobas – Palermo – COBAS, Confederazione dei Comitati di Base – Rete femminista “No muri, no recinti” – Emmaus Italia – Coordinamento Antirazzista Genova – Nessuna persona è illegale – Libertà di movimento – Comunità Resistente Piazzetta – Associazione SenzaConfine – Associazione Giuristi Democratici di Roma – Partito del Sud – Palestra Popolare Corto Circuito – Talking Hands – Con le mani mi racconto – Borderline Sicilia – API – Associazione Ponte Internazionale – Associazione Nazione Rom – Consiglio Nazionale Rom Sinti Caminanti di Roma Capitale (campi di Castel Romano, Salone, Salviati, Camping River)

 

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