A Bologna si è svolta a una kermesse di tre giorni sulla scuola digitale, ospite d’eccezione la ministra Valeria Fedeli che ha fatto la comparsata ieri, in città, nel tardo pomeriggio presso il palazzo Re Enzo per annunciare le linee guida sull’uso dei cellulari a scuola. Sembrano essere le nuove tecnologie: droni, robot, stampanti 3D e tablet, la strategia giusta per combattere la dispersione scolastica e stimolare la passione nei ragazzi per aumentare la voglia di studiare e di lavorare, ovviamente.
Le ricette del governo sono rifilate a studenti ed insegnati (1600 visitatori e tremila insegnanti iscritti ai workshop) per promuovere buone pratiche e sperimentare l’innovazione didattica in una “buona scuola”. Qualcosa ha però rovinato il siparietto, a proteggere la Fedeli c’erano infatti transenne e cordoni di polizia a causa della mobilitazione messa in campo dai sindacati di base e da decine di insegnati e studenti che non cascano nello specchietto per le allodole e, al contrario, decidono di animare numerosi un grande presidio di protesta contro chi la scuola l’ha distrutta.
In piazza, al presidio lanciato dal sindacato USB, erano presenti anche i Cobas, il coordinamento precari scuola, Noi restiamo, Eurostop Emilia-Romagna e Potere al Popolo Bologna. I cori di protesta accompagnavano il susseguirsi di numerosi interventi, qui di seguito vi facciamo ascoltare l’intervento di Francesca Fortuzzi candidata di Potere al Popolo Bologna e l’intervento di Lorenzo Trapani di Eurostop Emilia-Romagna.
https://www.facebook.com/Bolognapoterealpopolo/videos/1350708181702451/
https://www.facebook.com/eurostopemiliaromagna/videos/771612419693293/
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