Intorno alle 18.15 Renzi è andato davanti ai giornalisti per annunciare le proprie dimissioni dopo il disastro elettorale del Pd. Ma il segretario del Pd si è messo esplicitamente di traverso su ogni ipotesi di partecipazione ad un eventuale governo con le forze che hanno vinto le elezioni ma non hanno i numeri per governare : M5S e Lega. Renzi ha declinato tre No: agli inciuci, ad una “reggenza” del Pd che non passi attraverso le primarie (ha accusato la logica dei “caminetti” che dovrebbero decidere al chiuso le eventuali soluzioni) e il no agli estremismi riferendosi a M5S e Lega come forze antisistema. Il tono e i paletti posti da Renzi – che non si dimetterà fino alla formazione del nuovo governo – secondo molti osservatori saranno un serio ostacolo per la scelte della Presidenza della Repubblica relative alla possibile formazione di un nuovo governo. Senza un Pd disponibile a “governi di salvezza nazionale” con il placet dell’Unione Europea, anche per le oligarchie di Bruxelles diventa meno semplice gestire la formazione di un nuovo governo. A meno che non decidano per le maniere forti piegando gli “estremisti al governo” alla logica del pilota automatico. Nelle prossime settimane si balla!!
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