Di fronte ai bombardamenti sulla Siria, crescono le proteste contro la guerra. Questa mattina a Roma gli statunitensi per la pace e la giustizia hanno convocato un sit in davanti l’ambasciata Usa in via Veneto. La Questura ha imposto però un assudo divieto a superare le 50 persone nella manifestazione. Potere al Popolo ha convocato per venerdi 20 aprile una giornata nazionale di mobilitazione contro la guerra in tutte le città (a Roma anticipata al 19 per andare a manifestare sotto Montecitorio). Non è escluso che vista la precipitazione gli appuntamenti possano essere modificati. Oggi a Milano è già stato convocato un presidio in piazza San Babila dal Comitato contro la guerra.
Il sindacato Usb ha invitato i propri iscritti a partecipare alle mobilitazioni: “Trump, Macron e May hanno bombardato Damasco, mettendo a rischio la pace nel mondo. L’intera area è divenuta il teatro di una guerra infinita. La Palestina continua a soffrire l’occupazione israeliana, mentre l’Arabia Saudita continua massacrare la popolazione yemenita. L’USB invita i suoi militanti ad aderire e promuovere le manifestazioni contro questa ennesima folle aggressione. Difendiamo il diritto di ogni popolo a vivere in pace e a scegliere il proprio futuro. No alla guerra! No alla NATO !” dice l’Usb in un comunicato.
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