Dopo oltre due mesi di impasse e di lotte fra gruppi di potere, in queste ore si va sempre di più delineando un governo Lega-5 Stelle, con l’appoggio esterno di Forza Italia.
Una soluzione che ha del paradossale: nati intorno all’antiberlusconismo, è con il beneplacito di Berlusconi che i 5 Stelle arrivano al governo – previa rinuncia ad affrontare il conflitto di interessi. Votati al Sud, è con la forza più antimeridionale che i 5 Stelle hanno scelto di dividere il potere. Votati da tante persone che si sentono anti-sistema, ambientaliste, e “di sinistra”, è con una forza di sistema – che è già stata tre volte al governo, che è per le grandi opere, che è stata oggetto di scandali e corruzione, che è palesemente razzista –, che si sono alleati.
Difficile aspettarsi, da questo governo, un qualche cambiamento a favore delle classi popolari. Lega e 5 Stelle hanno già da ora moderato la posizione sull’Europa, parlano di “superamento” o “revisione” della Riforma Fornero senza chiarire se ci sarà un ritorno alla situazione precedente, e moderato il Reddito di Cittadinanza (diventato il vecchio reddito di inclusione del PD un po’ allargato). Invece di attaccare chi possiede la ricchezza, promettono di portare avanti una repressione spietata dell’immigrazione e dell’accoglienza, cementando il proprio consenso sull’odio contro chi sta peggio e sulla guerra fra poveri.
Impossibile però aspettarsi anche una vera opposizione. Chi ha generato con le sue politiche anti-popolari questa situazione, come il PD, di cui parte è confluita in LeU, chi condivide nella sostanza le stesse politiche neoliberiste, non potrà offrire nessuna vera alternativa di cambiamento.
L’opposizione a questo governo e soprattutto a queste politiche è tutta da costruire, nel sociale, sui territori e sui posti di lavoro, per far sentire la voce delle classi popolari, i loro bisogni, oggi inevasi dalla politica.
Potere al Popolo! nasce a fine novembre proprio per rispondere a quello che immaginavamo sarebbe stato il voto più a destra della storia repubblicana, per preparare la Resistenza. In questi nemmeno sei mesi di vita abbiamo costruito una forza ancora piccola ma molto determinata, che non ha paura di far sentire idee differenti da quelle dominanti, che sostiene le lotte sociali, che si sta radicando sempre di più sui territori, aprendo Case del Popolo e avviando percorsi di mutualismo.
Si tratta ora di continuare questo processo, di allargarlo, strutturarlo, consolidarlo.
Allargarlo a tutte le persone che sono curiose, che hanno voglia di lottare e partecipare, che fanno attività sociale, che vogliono impegnarsi per cambiare le cose.
Strutturalo attraverso un dibattito nel merito e meccanismi di partecipazione democratica, che consentano a tutti di prendere parola nelle assemblee, di potersi esprimere e decidere attraverso un’adesione e una piattaforma online.
Consolidarlo attraverso la pratica, perché è finito il tempo delle chiacchiere o dei lamenti, delle parole senza conseguenze: Potere al Popolo! è un’organizzazione che vuole essere utile per le masse, che vuole produrre da subito cambiamenti reali, nelle piccole cose come nei grandi dibattiti. La nostra bandiera deve stare ovunque ci sia uno sfruttato, un oppresso, un’ingiustizia.
Per questo facciamo appello a tutti i singoli le associazioni, i comitati e i collettivi che non c’è stato modo di coinvolgere durante la campagna elettorale, a tutti i singoli che pensavano fossimo solo un cartello elettorale, a partecipare a questo processo costituente, aperto, che ci vedrà arrivare a fine settembre a scrivere insieme uno statuto, eleggere un nuovo Coordinamento Nazionale e i portavoce.
Invitiamo tutte le militanti e i militanti di Potere al Popolo! a far girare quanto più possibile l’evento facebook (LINK) e il programma (LINK).
Invitiamo tutte le assemblee territoriali a riconvocarsi subito per incentivare e organizzare la partecipazione alla due giorni, per discutere dei temi proposti. E per organizzare la raccolta per la LIP sulla scuola e sull’articolo 81, campagna nazionale su cui ci siamo impegnati e che sarà messa a verifica nel tavolo su Welfare, Istruzione, Sanità di sabato pomeriggio.
La situazione è drammatica, c’è bisogno dell’intelligenza e delle braccia di tutte e tutti. Di uno spirito costruttivo, pragmatico, determinato, innovativo. Di coordinare bene gli sforzi per mettere fine alla frammentazione che ci rende tutti più deboli. E di far sentire un po’ di passione, in un’Italia sempre più asfittica.
Ci vediamo a Napoli!
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