“Soumaila Sacko è vivo e lotta assieme a noi”, “Soumaila ucciso dai padroni. Salario, diritti e dignità”. E’ con questi slogan che, ieri sabato 9 giugno, si è aperta la manifestazione organizzata da USB per ricordare il giovane sindacalista assassinato in Calabria una settimana fa.
Assieme a USB hanno manifestato, attraverso le strade e le piazze di Padova, cento richiedenti asilo di tutte le nazionalità, seguiti dai compagni di Potere al Popolo e del Partito Comunista, rendendo un vibrante omaggio al giovane maliano assassinato la scorsa settimana da un razzista di San Ferdinando.
Questo attivista sindacale, titolare di un regolare permesso di soggiorno lavorava duramente per garantire un futuro alla propria famiglia, come tutti i lavoratori dipendenti pagava le proprie tasse allo stato italiano e, soprattutto, era sempre in prima fila per difendere i diritti di migliaia di lavoratori agricoli.
Così, questo sabato a Padova il suo nome era sugli striscioni e la sua foto sui cartelli portati dai manifestanti, assieme a quelle di Abd Elsalam, altro sindacalista USB ucciso nel settembre 2016 a Piacenza, di Sandrine Bakayoko, morta nella discarica umana di Cona nel gennaio 2017, e di Salif Traore, morto durante la marcia della dignità nel novembre del 2017.
Ricordando i loro nomi dalla manifestazione si sono levati slogan come “La violenza dei padroni non ci fa paura. Faremo la lotta sempre più dura” e “Chi tocca uno, tocca tutti”.
Il corteo, partito dalla Stazione ferroviaria di Padova, è passato davanti al Comune e poi ha raggiungo la Prefettura, dove si è tenuto un comizio in cui diversi oratori hanno denunciato a loro volta l’ingiustizia, il silenzio e la menzogna delle autorità nei confronti dei migranti.
Attraverso interventi tenuti in diverse lingue, gli oratori hanno ricordato oltre a Soumaila, anche Sandrine, Salif, Abd Elsalam e tutte le persone che hanno ingiustamente perso la vita, migranti, lavoratori e attivisti sindacali.
Si è anche sottolineata la necessità del rilascio di un permesso di soggiorno umanitario per tutte i migranti presenti sul territorio italiano.
Inoltre, tutti uniti alla richiesta di giustizia e di verità, si è posto l’accento sulle varie manifestazioni in programma come quella del prossimo 16 giugno a Roma contro gli accordi bilaterali tra Italia e Paesi africani incentrati sulla deportazione e a difesa della libertà di movimento e della dignità umana.
Cittadini e passanti si sono fermati ad ascoltare ascoltare i messaggi del corteo e del comizio incentrati sull’attuale cattiva politica che mira a sporcare l’immagine dei migranti, e hanno portato il loro sostegno ai rifugiati dicendo di no al razzismo.
Il comizio si è concluso con applausi e abbracci di solidarietà tra i rifugiati e gli attivisti italiani.
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