L’Ictur di Londra -Centro Internazionale per i Diritti Sindacali- ha scritto al Ministro Di Maio per sollecitare l’Italia a garantire le libertà sindacali e in particolare ad investigare sugli omicidi di Soumaila Sacko in Calabria e Abd Elsalam Ahmed Eldanf in Emilia, entrambi delegati sindacali USB.
Di seguito la lettera dell’Ictur
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Egregio Ministro Di Maio,
L’International Centre for Trade Union Rights (Centro Internazionale per i Diritti Sindacali) scrive per esprimere la sua preoccupazione riguardo al recente omicidio di un sindacalista avvenuto in Italia.
ICTUR ha appreso che Soumayla Sacko, attivista dell’Unione Sindacale di Base (USB), è stato ucciso a colpi di fucile il 2 giugno 2018 vicino San Calogero. Migrante del Mali e lavoratore agricolo, Sacko è stato ucciso mentre raccoglieva materiale dismesso da usare nella “tendopoli” in cui lui ed altri lavoratori migranti sono costretti a vivere. Le circostanze della sua morte accendono i riflettori sulle terribili condizioni di vita dei lavoratori agricoli migranti nella regione.
L’omicidio di Soumayla Sacko è l’ultimo di una serie di gravi azioni contro sindacalisti registrate da ICTUR in Italia negli ultimo anni:
- Abd Elsalam Ahmed Eldanf, altro membro della USB, è stato ucciso durante un picchetto all’ingresso della GLS di Piacenza il 14 settembre 2016. Lavoratore migrante egiziano, è stato ucciso investito da un camion. Testimoni hanno dichiarato di aver sentito dirigenti dire al camionista di guidare verso il picchetto. La Procura ha classificato quanto accaduto come un “incidente stradale” e non sono state effettuate ulteriori indagini.
- A gennaio 2017, il coordinatore nazionale del sindacato SI Cobas, Aldo Milani, è stato arrestato per estorsione dopo che il sindacato aveva lanciato una campagna per la reintegrazione di membri del sindacato licenziati per aver organizzato uno sciopero all’azienda Levoni di Modena. Sia il sindacato sia Milani – il cui processo è attualmente in corso– hanno sempre sostenuto che le accuse sono state costruite come una sorta di rappresaglia per le loro legittime attività sindacali.
ICTUR sostiene con forza che le autorità italiane debbano fare il possibile per proteggere i diritti di questi sindacati e dei loro membri. E’ particolarmente preoccupante il secondo omicidio di un sindacalista migrante in tre anni.
ICTUR sottolinea che il CEAR (Comitato di Esperti per l’Applicazione di Convenzioni e Raccomandazioni) dell’ILO (Organizzazione Internazionale del Lavoro) da anni chiede alle autorità italiane di affrontare le condizioni dei lavoratori migranti. All’articolo 10 del Migrant Workers (Supplementary Provisions) Convention No. 143 (1975), gli Stati si impegnano tra l’altro a perseguire una politica nazionale tesa a promuovere e garantire i diritti sindacali dei lavoratori migranti.
Il Comitato ha sottolineato la prevalenza in Italia di condizioni illegali nel settore agricolo (Vedi Osservazioni adottate dal CEACR nel 2012 e 2018, Sessioni 101 e 107 ILC). Nelle sue Osservazioni del 2018, il CEACR cita dati forniti sia da sindacati nazionali sia dal governo, dimostrando come i lavoratori migranti siano particolarmente concentrati nei livelli di reddito più bassi e come “il gap salariale tra lavoratori migranti e non, sia cresciuto notevolmente negli ultimi anni”. Un rapporto del maggio 2018 della ong italiana Medici per i Diritti Umani definisce il settore agricolo in Calabria come sede di “grave sfruttamento” e mancanza di rispetto dei diritti fondamentali dei lavoratori che vivono in condizioni “altamente instabili e malsane”. L’ong sottolinea come le politiche progettate per affrontare le condizioni precarie, di sfruttamento e non sicure dei lavoratori migranti non siano state portate a termine.
Secondo il Comitato per la Libertà di Associazione dell’ILO i diritti dei lavoratori devono essere ‘esercitati in un clima libero da violenza, pressioni o minacce di qualunque tipo contro i dirigenti o i membri di tali organizzazioni e sta ai Governi assicurare che tale principio venga rispettato’ (Digest of decisions and principles of the Freedom of Association Committee of the Governing Body of the ILO, Fifth Edition, 2006, paras. 42-45). Dovrebbe essere istituita immediatamente un’inchiesta indipendente al fine di indagare su aggressioni all’integrità fisica o morale, in modo da definire le responsabilità, punire i responsabili e prevenire altre aggressioni (ILO Digest, paras. 46, 50, 184, 191). Il mancato riconoscimento dei colpevoli crea una cultura dell’impunità ‘che rafforza il clima di violenza e insicurezza, che danneggia fortemente l’esercizio dei diritti sindacali’ (ILO Digest, para. 52).
ICTUR chiede al Governo di indagare sull’omicidio di Soumayla Sacko e sulle circostanze che circondano la morte violenta di Abd Elsalam Ahmed Eldanf. ICTUR inoltre chiede alle autorità di mettere in atto tutte le misure necessarie ad assicurare le libertà fondamentali dei lavoratori di far parte o di costituire un sindacato e di agire in difesa dei loro interessi.
Distinti saluti
Daniel Blackburn, Direttore
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