Questa mattina, i compagni e le compagne di Noi Restiamo assieme ai collettivi Militant e Sapienza Clandestina hanno dato vita a una contestazione nei confronti dell’ex Presidente del consiglio Giuliano Amato, ospite nella facoltà di Giurisprudenza.
L’occasione era la giornata finale di una serie di incontri che ricorrevano sotto il titolo “Lezioni aperte sull’Europa”, una vera e propria macchina di propaganda, messa in moto nelle tre maggiori università romane, in vista delle elezioni europee di fine maggio.
Il gran finale ha visto la presenza anche dei tre “magnifici rettori” dei rispettivi atenei, oltre a un numero esiguo di professori e studenti – forse invogliati più dal singolo cfu (credito formativo) concesso a coloro che avessero partecipato – sparpagliati nella piccola aula messa a disposizione per l’evento.
Con estrema franchezza, possiamo dire che l’intento di addolcire la pillola di precarietà, austerity, disoccupazione e repressione portata in campo negli ultimi anni dall’Ue mediante una retorica incentrata sulla bontà d’intenti dei padri fondatori, non è andata a buon fine. Il signor “lacrime e sangue” infatti è stato interrotto dall’intervento degli studenti in aula, che hanno letto un comunicato che inchioda i fautori dell’integrazione europea, a livello sia materiale che ideologico, alle loro responsabilità.
«Quale futuro si prospetta per i giovani all’interno dell’UE, tra austerità, precarietà e disuguaglianze?» incalza la studentessa incaricata di leggere il comunicato. Nessuna risposta da parte di Amato, al quale non resta che invitare la compagine a lasciare la stanza, una volta registrata l’impossibilità di trovare un solo punto di accordo con chi ha compreso fino in fondo la natura della gabbia dell’Unione europea.
Di seguito, il comunicato congiunto scritto dagli organizzatori e le foto della mattinata.
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ROMA – 29/03/19 – CONTESTATO AMATO ALLA SAPIENZA!
Questa mattina decine di studenti, giovani lavoratori precari e disoccupati romani si sono recati presso la facoltà di giurisprudenza della Sapienza per prendere parte all’ultimo incontro del ciclo di lezioni aperte sull’Europa che sono state organizzate in questi mesi all’interno dei tre principali atenei romani; questo incontro, in particolare, verteva sul futuro dell’Europa e invitava a prender parola un esperto del tema: Giuliano Amato, ex presidente del consiglio, all’epoca uno dei precursori delle politiche di austerity imposte dai dettami delle istituzioni UE. Calzante quindi ci è sembrata l’idea di poter prendere parola anche noi, giovani che vivono ogni giorno sulla loro pelle la crisi posta in essere dai diktat europei e che ci ha privati di un presente certo e di un futuro dignitoso.
La domanda che volevamo porre all’ex Presidente Amato era molto chiara: quale futuro si prospetta per i giovani all’interno dell’UE, tra austerità, precarietà e disuguaglianze?
Continueremo quindi a gridarlo a gran voce: è necessario rompere con l’UE e con i partiti che ne sono stati complici e ne hanno promosso e messo in atto le politiche di austerità, precarizzazione ed impoverimento.
Hanno apparecchiato per noi un futuro fatto di precarietà e sfruttamento, a cui ci opponiamo con forza ogni giorno! Vogliamo un’università pubblica, un lavoro dignitoso e delle politiche di welfare adeguate per tutti!
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