Quattro incontri con Gabriel Amard, fondatore de La France insoumise e autore del libro appena uscito in Italia “Le lobby a Bruxelles. Il grande imbroglio del neoliberismo”, tradotto da Salvatore Prinzi.
Gli incontri pubblici saranno il 6 maggio a Milano, il 7 a Napoli, l’8 a Roma, il 9 a Firenze.
Come funziona l’Unione Europea? Qual è il peso delle lobby e delle grandi multinazionali sulle decisioni che vengono prese? E chi le prende? I deputati eletti dal popolo, gli Stati che negoziano fra loro, un ristretto manipolo di tecnocrati della Commissione Europea e della Banca Centrale? E quali sono le responsabilità delle nostre borghesie e dei nostri dirigenti politici?
È necessario rispondere a queste domande, soprattutto in tempi di elezioni europee, per capire come far valere i nostri diritti, per dare senso alla rappresentanza politica (cioè al nostro voto) e alla sovranità popolare.
Gabriel Amard, noto attivista per l’acqua pubblica, fra i fondatori insieme a Jean-Luc Mélenchon de La France Insoumise – con Podemos la formazione della sinistra radicale più grande in Europa –, ha cercato di rispondere con il suo libro sulle “Lobby a Bruxelles” a questi problemi oggi sentiti da milioni di cittadini europei.
Amard elenca i fatti, analizza il modo in cui si è costruita l’Unione Europea, il neoliberismo che la guida, il contenuto dei Trattati, gli scandali di corruzione che hanno attraversato le istituzioni europee, le figure politiche che passano senza soluzione di continuità dagli organismi pubblici ai consigli di amministrazione delle banche…
Riuscendo però a dimostrare ad ogni passo quanto tutto questo processo sia stato voluto dalle rispettive aziende e imprese nazionali e dalle nostre classi politiche, e quanto dunque la lotta per trasformare il proprio paese e l’Europa siano connesse, quanto sia necessaria una visione internazionalista e di collaborazione fra le formazioni politiche popolari.
Così, la denuncia si accompagna alla proposta, per cui il testo di Amard si trasforma, da analisi cruda e realistica dell’Europa dei mercati, in un manuale di disobbedienza a livello europeo, che entra nel merito di alcune rivendicazioni concrete e lancia un appello per costruire un’Europa fatta dai popoli e per i popoli, per voltare pagina sia rispetto al “federalismo neoliberista” di PD e Macron, sia al “nazional-sovranismo” dei populismi reazionari e dell’estrema destra di Salvini e Le Pen.
Vi aspettiamo alle presentazione, per confrontarci con l’autore su questi temi, per farci raccontare cosa succede nella Francia dei Gilet Gialli, per rafforzare collaborazioni comuni fra i nostri due paesi!
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