La compagna Valentina Rossi, che fa parte dei quattro consiglieri di minoranza di Potere al Popolo nel comune di Santa Sofia (Cesena-Forlì), mi ha fatto conoscere dei dati sul suo comune che invitano a riflettere.
Alle europee la Lega è diventato il primo partito con quasi il 40% e 900 voti, ben dietro è rimasto il PD con 775 voti.
Invece alle comunali, dove erano in competizione solo il sindaco uscente del PD e la lista di PaP, il sindaco PD ha ottenuto oltre 1900 voti, il 91% e PaP ha realizzato più dell’8.
Questo vuol dire che nello stesso giorno gli elettori della Lega e di Forza Italia hanno votato per il proprio partito a livello nazionale e per il PD a livello locale. E l’elettorato Cinquestelle residuo, almeno in parte, ha votato PaP.
Naturalmente parliamo di un piccolo comune, dove tutti si conoscono e dove il sindaco ha sempre un consenso personale. Tuttavia non credo che questo sia un caso unico. Ho l’impressione che in molte amministrazioni comunali il PD abbia potuto raccogliere il voto di chi alle europee ha fatto vincere Salvini. Credo che le ragioni di fondo siano due.
La prima è che le amministrazioni comunali del PD, oggi, sono caratterizzate da un modo di governare totalmente affine a quello della Lega. Grandi opere, privatizzazioni e appalti, tagli ai servizi, favori alle imprese, uso speculativo e scriteriato del suolo pubblico, deriva securitaria verso migranti e poveri, sono scelte condivise da sindaci Lega e sindaci PD, in tanti comuni. Per cui chi si oppone ad essi si trova spesso di fronte lo stesso blocco di interessi e anche gli stessi discorsi.
In secondo luogo c’è qualcosa di più profondo, che riguarda proprio la spoliticizzazione e la distruzione dei valori della sinistra operata dal PD proprio fra il suo elettorato. Un elettorato a cui si è imposta l’egemonia del liberismo, la sottomissione al mercato ed al profitto, la paura di perdere il poco che si ha per colpa di migranti e delinquenti; un elettorato che quindi non fa fatica a passare a Salvini se questi promette ordine e lavoro, così come può tranquillamente votare per il sindaco PD che prometta le stesse cose.
C’è un’area grigia di elettorato che il PD e la Lega hanno oggi sostanzialmente in comune.
Oggi in Italia ci sono due partiti che si appellano al voto utile contro Salvini.
I Cinquestelle, che si presentano come argine alla Lega, quando invece ne hanno alimentato i successi e l’elettorato.
Il PD, che in realtà usufruisce di una fascia di elettorato che può stare sia con Salvini che con Zingaretti, ove non abbiano candidati contrapposti.
Credo sia un dato su cui riflettere, soprattutto per chi voglia costruire una vera alternativa a Salvini e non sia interessato a copie concorrenziali, che si distinguano dalla Lega il 25 aprile e poi facciano la stessa politica per tutti gli altri giorni dell’anno.
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marco
quindi in quel comune PC + PaP avrebbero oltre il 10% dei consensi?
meditiamo gente, meditiamo…. (e cerchiamo di dare un buon esempio una volta tanto)
Roberto
Stessa identica situazione a Genazzano (Roma) da sempre amministrato dal PD. Alle europee la Lega è al 34 per cento poi alle comunali il sindaco sostenuto dal Pd viene eletto con il 44 per cento. L’analisi che conferma la contiguità tra elettorato Pd e Lega è precisa.
Damiano
Come si fa a dire che i 5 stelle alimentano il successo di Salvini se allo stesso tempo si afferma che i voti alla Lega arrivano dal Pd? E’ una contraddizione in termini.
Il successo di Salvini è stato alimentato da una propaganda martellante, sistematica e quotidiana, portata avanti da un anno a reti unificate, che ha usato le peggiori tecniche di comunicazione per infangare, delegittimare, screditare e ridicolizzare i 5 stelle. Alla fine gli elettori del M5S o si sono astenuti oppure hanno votato Lega.
I 5 stelle hanno pagato l’attacco frontale all’impero economico-mediatico dei Benetton-Autostrade nella vicenda del ponte di Genova, hanno pagato la loro posizione anti-Mediaset sul conflitto d’interesse, hanno pagato la loro opposizione al Tav e agli sporchi interessi che si porta dietro e infine hanno pagato lo scontro con Confindustria sulla politica economica.
Questo ha alimentato il successo di Salvini caro Cremaschi. E la sinistra che tu rappresenti, con i suoi pre-giudizi ideologici e la puzza sotto il naso nei confronti dei 5 stelle, nel suo piccolo, vi ha pure contribuito. Complimenti