La Stampa riportava ieri la notizia che anche in Piemonte, come nella Lombardia a guida leghista, la Regione ha disposto il trasferimento di pazienti positivi al Covid-19 nelle residenze sanitarie assistenziali per anziani (RSA).
Il tutto in una delibera operativa dal 20 marzo, sebbene non ve ne sia traccia nel bollettino ufficiale della Regione.
Nonostante le smentite dell’assessore regionale alla sanità Icardi, il giornale riporta come sarebbero già 80 i pazienti con Covid trasferiti in una casa di riposo torinese.
Si replica, con tutta evidenza, la gestione criminale dell’emergenza Coronavirus cui già stiamo assistendo in Lombardia, dove centinaia di anziani stanno morendo nelle RSA, oltre 100 tra marzo e aprile solo nella casa di riposo del Trivulzio; proprio a seguito di una delibera dell’8 marzo che autorizzava il trasferimento di questi pazienti nelle strutture, per alleggerire quelle preposte alla gestione diretta dell’emergenza (https://tinyurl.com/qvjrmhg).
In Piemonte sono presenti circa 730 strutture per anziani, che ospitano un totale di circa 30.000 pazienti, ovviamente fragili e poco autosufficienti, i bersagli preferiti del virus. Al momento, sono ben 1300 i positivi (tra pazienti e personale) ufficialmente individuati dai tamponi effettuati in queste strutture, mentre gli anziani delle case di riposo rappresentano oltre il 10% di tutti i contagiati in regione (https://tinyurl.com/rh499uu).
Non solo c’è stata una gestione approssimativa ed una evidente sottovalutazione del rischio contagio in queste strutture, denunciata anche dall’Ordine dei medici provinciali: ora sappiamo che dal 20 marzo la Regione ha autorizzato lo spostamento di pazienti con Covid proprio nelle residenze per anziani!
È semplicemente criminale autorizzare il trasferimento di pazienti contaminati, stante la facilità della diffusione di questo virus, e anche le carenze dei dispositivi di sicurezza per gli operatori sanitari già da più parti rilevate anche a proposito non solo delle residenze per anziani, ma più in generale nella nostra regione.
Appare sempre più comprensibile, ora che stanno venendo alla luce le gravissime criticità della gestione dell’emergenza, il fatto che diversi parlamentari (della Lega in primis, ma anche il Pd aveva proposto provvedimenti non troppo dissimili) stiano proponendo emendamenti al decreto Cura Italia che di fatto scaricano le istituzioni da ogni responsabilità, con un vero e proprio scudo penale (https://tinyurl.com/vzxy8co).
Cirio e Icardi riaprano piuttosto le strutture pubbliche dismesse nel corso degli anni, certamente più idonee ad affrontare l’emergenza, e requisiscano le strutture private che possono risultare utili in questo senso. Pretendiamo da subito l’adozione di tutte le misure di sicurezza necessarie per gli operatori e lo stop a queste misure scellerate!.
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Gianfranco
Come voi stessi avete detto più volte in questi anni i residui di stato sociale di cui beneficiano ancora le ultime generazioni che riceveranno una pensione sono l’unico ammortizzatore sociale che protegge le famiglie dell’era del precariato dalla miseria più nera. L’eliminazione di questo ammortizzatore renderebbe tantissima gente ancora più sola e ricattabile davanti agli arbitri dei padroni (sia nostrani che euro-squali). Episodi come questi dal Piemonte e dalla Lombardia prendono la palla Covid al balzo. Si tratta di una semplice attuazione più spinta del programma “dovete morire prima”. Gianfranco.