Dall’assemblea nazionale telematica di Venerdì 27 Marzo, come rete Noi Restiamo assieme al sindacato inquilini Asia Usb abbiamo dato vita a una campagna per la sospensione degli affitti e delle utenze per giovani, studenti e precari che ha riscosso sin da subito molto interesse.
Nei giorni successivi all’assemblea abbiamo iniziato a strutturarci in nodi regionali, ad oggi contiamo coordinamenti in molte regioni d’Italia che sono in continua espansione, segno del fatto che la questione degli affitti è un problema reale per moltissimi giovani studenti e lavoratori precari, molti dei quali sono rimasti scoperti dagli ammortizzatori sociali, o al massimo si ritrovano a percepire solo i 600€ mensili.
Abbiamo stabilito una piattaforma comune che, a partire dalla richiesta immediata del blocco di affitti e utenze e di un intervento straordinario da parte dello Stato all’interno dell’emergenza che escluda però le grandi proprietà immobiliari, si inserisce in una prospettiva di inversione radicale delle priorità politiche e sociali sulla questione abitativa.
Abbiamo inviato lettere al governo e alle regioni mettendo nero su bianco il ritorno all’equo canone e al tetto massimo per il canone di affitto, l’abolizione della famigerata 431 del ’98 che ha liberalizzato il mercato immobiliare, un investimento su edilizia residenziale pubblica, comprese le residenze universitarie e il ragionamento su una forma di integrazione al reddito generalizzata che tenga conto delle spese di affitto e bollette, da mantenere anche post-emergenza.
Nell’ultima settimana abbiamo ottenuto parziali vittorie che hanno rafforzato in noi la convinzione della lotta. Alcune regioni, come la Toscana e il Lazio, hanno anticipato di qualche mese l’erogazione di fondi che sono però assolutamente irrisori, con criteri in cui non rientrano gli studenti e i giovani precari.
La regione Sicilia ha stanziato 7 milioni del bilancio regionale per gli studenti fuorisede e, finalmente, al Senato è stato approvato un ordine del giorno che parla degli affitti. Sono provvedimenti tardivi e inefficaci, ma sui quali agiremo comunque attraverso strumenti di battaglia e organizzazione come gli sportelli regionali del sindacato inquilini ASIA USB.
Noi pretendiamo che il governo e le regioni si facciano seriamente carico delle nostre istanze con misure forti sul tema abitativo e che non escludano i giovani studenti e precari. Infatti, i fondi regionali finora stanziati fanno riferimento alla dichiarazione ISEE, modello assolutamente inadeguato per certificare la situazione economica in questa situazione di emergenza, oltretutto con un limite massimo estremamente basso (intorno al 20.000 euro) e hanno vincoli di residenza e domicilio. Inoltre, se da un lato, sembra che alcune delle forze al governo si siano rese conto degli enormi costi a cui devono far fronte gli studenti fuorisede, dall’altro, al momento non prendono in considerazione un’altra ampia fetta di giovani in difficoltà ossia i lavoratori spesso costretti a lavori precari, in nero e sottopagati, senza alcuna tutela di fronte agli effetti dell’emergenza.
Finora l’unica intenzione è quella della mediazione tra gli interessi, ovvero “riduzione canone, ma quota assicurata”. Un compromesso che come sempre chiede il sacrificio maggiore alla componente più debole, lasciandoci con le tasche vuote e la vita da mantenere ogni giorno.
Occorrono misure straordinarie, all’altezza della situazione emergenziale che stiamo vivendo e non piccole misure tappabuchi utili più per fare notizia sui giornali che per risolvere il problema. Il Governo deve agire subito per bloccare gli affitti, destinando fondi per i piccoli proprietari e negandoli alle grandi proprieta immobiliari, e per bloccare le utenze fornite da enormi multiutility private.
Vogliamo invertire le priorità. I tempi si allungano, la fine della quarantena si allontana e la riapertura che vuole Confindustria con la conseguente messa a rischio della salute di milioni di lavoratori non è la soluzione.
Dai coordinamenti regionali formati da giovani studenti e lavoratori è emerso che i costi a cui dobbiamo far fronte sono sempre di più: dall’affitto, alle spese di sussistenza, fino alle tasse universitarie che entro maggio tutti gli studenti sono costretti a pagare.
Con questa seconda assemblea nazionale vogliamo rafforzare le nostre rivendicazioni, la nostra ‘fase 2‘, ovvero la certezza di poter vivere dignitosamente durante e oltre l’emergenza.
Per questo manteniamo al centro la rivendicazione per il blocco immediato di affitti e utenze e il ripensamento delle politiche abitative, ma crediamo sia anche necessario iniziare a parlare di politiche di redistribuzione della ricchezza per affrontare l’emergenza rimettendo in discussione le scelte che hanno reso il dramma del covid-19 una catastrofe per le condizioni materiali di giovani, studenti e lavoratori precari.
Assemblea nazionale telematica | Domenica 19 aprile | Ore 16.30 | Piattaforma Discord, server CollegaLEmenti (Link accesso diretto: https://discord.gg/JAwgwTC)
Organizzati insieme a noi: Blocco affitti e utenze – gruppo di coordinamento nazionale
Rete nazionale Noi Restiamo
Sindacato inquilini Asia Usb
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