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Bonomi assicura sicurezza anti-Covid, ma sono chiacchiere

Carlo Bonomi non è ancora ufficialmente il nuovo presidente di Confindustria, ma da settimane già pontifica a reti unificate su come dovrebbe funzionare il Paese secondo gli imprenditori.

E’ lui ad aver definito i diffusi dubbi sulla volontà-capacità delle imprese di tutelare la salute dei lavoratori dipendenti, costretti a “convivere” con l’epidemia un pregiudizio fortemente anti-industriale che sta tornando in maniera importante in questo Paese”.

E pur sapendo benissimo di avere davanti i sindacati confederali più disponibili di sempe, non ha esitato ad attaccarl frontalmente: “Non pensavo di sentire più l’ingiuria che le imprese sono indifferenti alla vita dei propri collaboratori. Sentire certe affermazioni da parte del sindacato mi ha colpito profondamente. Credo che dobbiamo rispondere con assoluta fermezza.

Se uno non avesse gli occhi per vedere sarebbe persino tentato di credergli…

Qualche giorno dopo, ospite di Fabio Fazio, ha chiarito ancora una volta che Non c’è antagonismo salute contro lavoro, la priorità è riaprire in sicurezza; come mettere in sicurezza le fabbriche per salvaguardare gli italiani“.

E naturalmente, nella sua visione del mondo, gli imprenditori sono il massimo dell’efficienza e della trasparenza, così da fargli garantire che questi “faranno responsabilmente tutto quello che verrà chiesto per mettere in sicurezza” fabbriche e luoghi di lavoro.

Purtroppo abbiamo gli occhi, e i lavoratori anche. Così fioccano foto e video di come effettivamente si lavora, alla faccia della sicurezza e delle “garanzie” offerte da Bonomi.

Questo video mostra l’interno del deposito della Gls a Verona, in questi giorni. Si tratta di una multinazionale, non di una officinetta periferica. Per di più, è lo stesso deposito dove già qualche settimana fa era stato registrato un altro video.

Nulla è cambiato. Facchini costretti a muoversi in spazi stretti, ad ammassarsi uno sull’altro, con addosso come sola protezione delle mascherine di bassissima qualità e quindi efficacia.

A voi il giudizio, come sempre…

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2 Commenti


  • moreno stievano

    Sicuramente ci sono aziende che cercheranno di risparmiare sulle mascherine, usando quelle di bassa qualità e quindi inutili, ma ce ne saranno altrettante dove effettivamente la produzione sarà legata alla sicurezza dei collaboratori. Fare di tutta un’erba… un fascio è inutile e non veritiero. Come al solito si piega la realtà alle proprie ideologie! Come fa spesso anche Confindustria naturalmente, invece di tante chiacchiere occorrerebbe che le rappresentanze sindacali tutte avessero un atteggiamento costruttivo e si impegnasse a garantire la sicurezza.


    • Redazione Contropiano

      per uscire dalle banalità – “fare di tutta un’erba un fascio” – bisognerebbe che ogni soggetto tornasse a fare il proprio mestiere (il sindacato, per esempio, a difendere ovunque seriamente i lavoratori) e allora si potrebbe anche calcolare “quante aziende” si comportano bene e quante male. Ma finché la situazione è questa, e Bonomi lo sa benissimo, quella distinzione è un lusso inutile…

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