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Covid-19, Asia-USB presenta denuncia alla Procura di Roma per tutelare cittadini e lavoratori

Venerdì 8 maggio 2020, ASIA-USB ha presentato tramite l’avv. Vincenzo Perticaro una denuncia querela presso la Procura della Repubblica di Roma per contestare le numerose problematicità nella gestione dell’emergenza coronavirus.

In primis, sono stati sollevati i numerosi dubbi sul ruolo dell’OMS e sulle sue linee guida che hanno generato sin dall’inizio caos e tensioni.

Sono state contestate le numerose perplessità emerse sull’intervento del Governo italiano che, pur avendo contezza della situazione già dal 22 gennaio, ha preparato un piano per l’emergenza solo alla fine di febbraio.

Sono stati denunciati gravi rischi e il totale abbandono a cui sono stati sottoposti tutto il personale sanitario, gli operai, i trasportatori e tutti gli appartenenti alla produzione e distribuzione che non si sono mai fermati durante tutta l’emergenza.

È stato chiesto di accertare le eventuali responsabilità penali causate da errori e manchevolezze che avrebbero potuti limitare il contagio, i ricoveri, i morti!

Per non parlare di tutti i danni economici derivanti dalle drastiche e prolungate misure adottate che graveranno per i prossimi anni sempre e soprattutto sulle fasce più deboli.

Si è chiesto di accertare la responsabilità della speculazione di tutti i prodotti risultati necessari per l’emergenza (guanti, alcol, mascherine, ecc.) a cui nessuno ha posto un freno.

È stata denunciata l’assoluta mancanza o inadeguatezza di piani di emergenza regionali per l’epidemia. Emergenza nota a tutti sin dai primi giorni del mese di gennaio.

È stato sollevato quanto accaduto in Lombardia dove, a causa della totale mancanza di dispositivi di protezione individuale, la Regione ha dovuto dare precedenza ad ospedali lasciando indietro le RSA pur sapendo che in tali strutture vivevano i soggetti più fragili e più a rischio di Covid, che ad oggi hanno pagato il prezzo più caro in termini di vita.

Anzi è stata la stessa Regione Lombardia di fatto a provocare una vera e propria strage, decidendo, con un atto formale e in maniera totalmente autonoma, di ricoverare persone ammalate di Covid nelle RSA senza predisporre adeguato isolamento per i pazienti e i necessari sistemi di protezione individuale.

È stata denunciato l’uso eccessivo dei vari provvedimenti normativi e amministrativi.

Tutte contestazioni che ad oggi impongono di porsi un doveroso quesito: l’epidemia era evitabile? I danni in termini di vite umane erano contenibili?

Domande tutte che sono state sollevate alla Procura di Roma nella denuncia presentata oggi. La medesima denuncia verrà depositata anche presso le Procure di Milano, Bergamo, Bologna, Torino e Piacenza, tra le città che hanno avuto i maggiori costi in termini di vite.

Con tale atto si chiede alla Magistratura di fare chiarezza anche tramite l’acquisizione e/o il sequestro di tutte le cartelle cliniche detenute all’Istituto Superiore della Sanità che erano il presupposto dei dati indicati ogni giorno in conferenza stampa.

Si è chiesta l’acquisizione di tutti i provvedimenti di nomina dei numerosi consulenti componenti delle varie task force governative che hanno più volte generato solo caos con i loro interventi spesso contraddittori.

Non da meno è stato chiesto di acquisire quelle assurde circolari ministeriali con le quali in modo assolutamente immotivato il ministero della salute “si raccomandava” di non eseguire autopsie sui pazienti deceduti.

A tutte queste domande aspettiamo di avere risposte, soprattutto per tutelare la memoria di quelle migliaia di persone che hanno perso la loro vita in questa gravissima pandemia.

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