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In Italia piazze complici e solidali con le rivolte popolari negli Stati Uniti

Ieri pomeriggio a Roma, Pisa, Verona, oggi a Firenze, Napoli ed altre città. Anche in Italia, come in moltissimi altri paesi, le piazze si sono animate in solidarietà con quella che ormai si configura come una rivolta popolare nelle città degli Stati Uniti dopo la brutale uccisione di George Floyd da parte della polizia.

E’ molto di più dei “riots” come quelli degli anni scorsi a Ferguson e Baltimora dopo altri casi di cittadini neri uccisi arbitrariaramente dalla polizia e rimasti senza colpevoli.

Quella in corso è una sacrosanta rivolta antirazzista ma che ormai ha assunto il carattere di una rivolta di classe contro le inaccettabili disuguaglianze sociali negli Usa, disuguaglianze di cui il razzismo istituzionale è solo l’aspetto più odioso. E’ un atto di accusa ad un intero sistema che ha abbandonato la gente per strada in piena pandemia di coronavirus, che accetta come costo inelluttabile quasi 100 milioni di “scoraggiati” limitandosi a cancellarli dalle statistiche sui disoccupati, che istituzionalizza la brutalità poliziesca nei rapporti sociali e costruisce più prigioni che case popolari.

A Piazza Barberini, nel cuore della Capitale ed a poche decine di metri dall’ambasciata Usa, in una riuscita e partecipata manifestazione unitaria, hanno preso la parola in molti, soprattutto giovani e studenti che sentono quelle manifestazioni e le rivolte in decine di città statunitensi ormai come parte della propria storia e del proprio percorso di emancipazione. A Pisa nel pomeriggio si è svolto un presidio in piazza Garibaldi. Oggi si manifesterà a Firenze

Il reportage fotografico di Patrizia Cortellessa sulla manifestazione di Roma

Alcuni scatti dalla manifestazione a Pisa

 

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