In piena notte, sotto il palazzo della Regione è esplosa la reazione popolare al combinato disposto tra crisi economica e restrizioni, all’ombra dell’emergenza Covid.
Ieri sera centinaia di persone hanno inscenato un sit-in sotto la la Regione a Santa Lucia. In seguito, alcuni manifestanti hanno bloccato il traffico, sul Lungomare, sdraiandosi a terra. Ci sono state tensioni con la polizia arrivata sul posto.
Il messaggio che arriva dalla piazza è che per parlare di chiusura bisogna parlare prima di tutele sociali e garanzie economiche adeguate.
Napoli come tutto il Sud sono una bomba sociale, se non si adottano misure concrete per disoccupati, precari, lavoratori e piccole attività di rischia il collasso con gravi conseguenze.
Più volte i dimostranti hanno sottolineato la necessità di garantire tutele sociali ed economiche. L’emergenza ha messo a dura prova diversi settori sociali, e le nuove chiusure possono essere il colpo di grazia. Tantissimi i lavoratori sull’orlo della disoccupazione, o già finiti in mezzo ad una strada. E all’orizzonte si staglia il profilo di un nuovo lockdown. Quella di stasera è solo la prima di una serie di mobilitazioni già annunciate nelle prossime ore.
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Francesca Conte
Purtroppo se non si lavora non si mangia, ci sono persone con figli che si disperano perché non possono mantenere la famiglia. Se adottassero gli stessi vantaggi che hanno per gli immigrati, 35 euro al giorno, forse sarebbe diverso, se non altro avrebbero il cibo assicurato.
Franco
Finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di ribellarsi.
Alia
Ma pure qui sta storia dei 35 euro al giorno agli immigrati? 35euro è il costo giornaliero che si intascato le strutture italiane per gestire l’emergenza.