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La “Generazione tradita” urla a gran voce: chiudere, pagare, garantire!

Siamo la generazione tradita a cui hanno rubato presente e futuro, a cui hanno negato il diritto a scuola, salute e socialità.

Siamo più che mai consapevoli della gravità della situazione fuori controllo a cui il Governo ci ha condannati.

Infatti, forti dell’esperienza del primo “finto lockdown” in cui in nome del mercato erano aperte anche le attività non essenziali, sappiamo bene che l’unica soluzione per bloccare la catena del contagio e per garantire la salute collettiva è chiudere, ma questa volta per davvero.

La crisi non la pagheremo noi, ed è arrivata l’ora di rimettere finalmente al centro il benessere della collettività.

Oggi più che mai la nostra generazione non vuole più farsi ingannare. Pretendiamo il diritto alla salute, all’istruzione e a un futuro dignitoso, e per questo urliamo a gran voce:

– CHIUDETE le scuole di ogni ordine e grado e le attività non essenziali per un periodo ragionevole: è prioritario bloccare la diffusione del virus, fare tamponi di massa, azzerare la catena dei contagi. In questa situazione tenere aperte le scuole significa condannare gli studenti e le famiglie al contagio con l’unico fine di fare gli interessi della Confindustria e di renderle, specie per materne elementari e medie, un parcheggio per i bambini che non possono restare a casa da soli, in modo da consentire ai genitori di andare a lavorare e produrre per il profitto di pochi.

– PAGATE il reddito e i sussidi ai lavoratori, alle nostre famiglie e a tutti coloro che stanno subendo sulla loro pelle gli effetti di questa crisi: pretendiamo dignità e non accetteremo nessun ricatto tra salute e reddito!

– GARANTITECI il diritto al futuro, e quindi il diritto alla salute, allo studio e alla possibilità di tornare in presenza e in sicurezza nelle nostre scuole, intese non più come parcheggio sociale bensì come ambito di formazione che metta al centro la sua funzione emancipatrice e di crescita collettiva. Nel periodo di chiusura vanno potenziati sanità e trasporto pubblico, e attuati dei cambiamenti strutturali nelle nostre scuole rendendole realmente sicure, per poter ripartire mettendo al centro l’istruzione e il futuro.

Saremo noi studenti, stanchi di dover pagare il peso della loro crisi, ad alzare la testa, a rimettere al centro la salute, l’istruzione e il futuro e a riprenderci con la lotta tutto ciò che ci viene sottratto!

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