Menu

Blitz alla Commissione Europea, Potere al Popolo: “stop ai profitti sui vaccini”

L’11 marzo in occasione della mobilitazione globale “no profits on pandemic” abbiamo consegnato una lettera alla Commissione Europea a Roma in cui si chiede trasparenza sui contratti sui vaccini per il Covid-19 e l’abolizione dei brevetti.

Guarda il video del blitz alla sede della Commissione Europea

È notizia di ieri che all’Organizzazione Mondiale del Commercio non sia passata la proposta di India e Sudafrica sulla sospensione dei diritti di proprietà intellettuale sui vaccini per il Covid-19, proprio a causa del voto contrario di paesi come Unione Europea, USA e Brasile. Le responsabilità politiche, soprattutto dei paesi occidentali, sulla mancanza e sui ritardi della vaccinazione a scala globale, oggi sono ancor più evidenti. Non staremo a guardare.

Qui la lettera che abbiamo consegnato ieri:

All’attenzione di

Ursula Von der Leyden, Presidente della Commissione europea

Antonio Parenti, Capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea

Vito Borrelli, Vice Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea

I cittadini e le cittadine europei stanno attraversando un momento drammatico, sul piano sanitario, economico e sociale. Le scriviamo dall’Italia, dove nella giornata di lunedì il conto delle vittime del coronavirus ha toccato la quota di centomila, uomini e donne che spesso purtroppo non hanno avuto nemmeno il conforto di un ultimo abbraccio dai loro cari, né un funerale. Sentiamo profondamente nostro il dolore di tutte e tutti coloro che hanno perso un affetto in questa terribile pandemia.

Purtroppo, ciò che questo lungo anno ci rende indietro, oltre alla sofferenza, è la consapevolezza che le scelte, sue Commissaria e di tutte le istituzioni nazionali ed europee, per far fronte alla pandemia siano state guidate dalle esigenze delle grandi aziende private sacrificando vita dei popoli europei. Popoli a cui è stata negata una sanità pubblica al momento del massimo bisogno, proprio a causa dei tagli e delle politiche di austerità imposte dall’Unione Europea in questi anni.

Visto che, né lei né nessuno degli altri commissari, ha avuto il coraggio di rispondere agli interventi dell’eurodeputata Manon Aubry, presidentessa della sinistra europea, e dell’eurodeputato Marc Botenga, le scriviamo con lo stesso sentimento con cui  30.000 di italiani hanno firmato la petizione internazionale “no profits on pandemic” per richiedere immediata trasparenza e sospensione dei brevetti sui vaccini.

I contratti che ha siglato con Big Pharma, nelle parti fondamentali oscurati, sembrano scritti più che da una pubblica autorità che dovrebbe mettere l’interesse generale davanti ad ogni cosa, da un manager di Pfizer o di Moderna, dimostrando una politica europea dipendente dalle scelte delle multinazionali del farmaco. Sono rimaste secretate le informazioni sui costi, sulle responsabilità e sugli inadempimenti, una opacità che costituisce l’ennesimo vulnus democratico, comportamento a cui la commissione ci ha abituato troppo spesso.

Stiamo assistendo a ritardi nelle consegne e al mancato rispetto dei programmi, senza che venga applicata nessuna sanzione. Questo perché oramai è chiaro che sono le case farmaceutiche a definire le leggi.

Le sua scelte si rivelano ancor più inaccettabili se consideriamo che la gran parte della ricerca sui vaccini è stata finanziata con soldi pubblici. Mentre il fatturato di Pfizer cresceva, toccando i 15 miliardi, con un margine operativo del 20/25%, le case farmaceutiche hanno ridotto drasticamente le consegne scatenando una vergognosa asta tra paesi. Se i soldi sono pubblici, i brevetti devono essere pubblici.

Per questo appoggiamo la richiesta di istituire una commissione d’inchiesta parlamentare sul suo operato nella gestione delle trattative e nella stipula dei contratti. Abbiamo il diritto di sapere.

La velocità di trasmissione del virus e le sue mutazioni, hanno reso evidente l’impossibilità di contenere il contagio basandosi su strategie locali. Ad oggi si stanno producendo dosi vaccinali che potrebbero coprire a malapena l’1,5% della popolazione mondiale. Per uscire veramente da questa situazione ci vuole una strategia globale che garantisca nel più breve tempo possibile l’accesso ai vaccini e alle cure.

Per questo riteniamo un passo necessario che oggi gli stati e l’Unione Europea sostengano della proposta avanzata al WTO da India e Sudafrica e sostenuta da altri 100 paesi del mondo, per la sospensione dei brevetti e dei diritti di proprietà intellettuale sui vaccini, così da permettere a tutti gli stati massicce campagne di produzione e distribuzione del vaccino, rendendolo accessibile a tutti e rendendolo veramente un bene comune.

Non è più accettabile che il futuro dell’umanità dipenda dall’interesse di poche multinazionali. I vaccini devono tornare nelle mani dei popoli.

Potere al Popolo

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *