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ArcelorMittal, USB e Cristello incontrano il ministro Orlando

“Ristabilire un clima di serenità e dialogo all’interno dello stabilimento”

Bisogna immediatamente ristabilire un clima di serenità all’interno dello stabilimento ArcelorMittal”. Così il ministro del Lavoro, Andrea Orlando durante l’incontro con la delegazione USB di Taranto che questa mattina – guidata dal coordinatore provinciale Franco Rizzo – ha accompagnato nella Capitale il lavoratore licenziato Riccardo Cristello. 

“Occorre far sì che il progetto che vede protagonista lo Stato si realizzi regolarmente nella sua pienezza – ha detto Orlando – ed è indispensabile che si instauri nuovamente un rapporto basato sul confronto con tutte le organizzazioni sindacali e che si avvii una interlocuzione con il territorio, in particolare con Regione e Comune”.

USB Taranto ha rappresentato al ministro la vicenda surreale di Riccardo Cristello, ritenuta un attacco ai diritti di tutti i lavoratori, e più in generale lo stato d’animo di quanti lavorano nell’acciaieria e non si sentono più liberi neanche di parlare. Tutto questo appare ancora più grave da ieri, da quando cioè lo Stato con il versamento dei 400 milioni è entrato effettivamente con Invitalia nella gestione della fabbrica.

Lo stesso Cristello ha voluto spiegare il motivo per il quale non chiede scusa ad ArcelorMittal, come invece pretende l’azienda applicando la minaccia “o ti scusi o non ti reintegro”.

Molto semplicemente Cristello è convinto di non aver offeso o denigrato in alcun modo l’azienda, mai chiamata in causa nel post incriminato e preso a pretesto per il licenziamento, motivo per cui semplicemente non c’è nulla di cui scusarsi.

L’incontro è stato l’occasione per rimarcare che ArcelorMittal non è nuova ad atteggiamenti di questo tipo. Si sono già verificati altri licenziamenti arbitrari: Graziano Zingariello, accusato ingiustamente di aver girato e diffuso un video, poi reintegrato; e Francesco Pichierri, licenziato per uno sfogo su Facebook nel pieno della pandemia.

Al ministro Orlando è stata riferita l’inesistenza, al momento, di normali relazioni sindacali: lo dimostra il fatto che, mentre l’altro lavoratore raggiunto da contestazione disciplinare è stato ricevuto in azienda insieme al legale e al rappresentante del suo sindacato, nel caso di Cristello il direttore delle Risorse Umane, Arturo Ferrucci, ha sottolineato che avrebbe parlato con il dipendente assistito dal legale di USB, Mario Soggia, ma non con l’USB.

Infine è stata segnalata la tensione nel presidio in atto davanti ai cancelli della fabbrica, con i lavoratori in attesa di una risposta dell’azienda che non è arrivata. Le forze dell’ordine hanno comunque garantito la sicurezza, anche grazie al grande senso di responsabilità di tutti, cercando di contenere il rischio di disordini.

Di fronte a tutto questo, l’ad di Arcelor Mittal, Lucia Morselli, ha pensato bene di andare a vedere la partita del Taranto allo stadio. Un comportamento segno di strafottenza nei confronti di lavoratori e cittadini. 

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