Ad ottobre si terranno le elezioni amministrative di Torino. Dopo un lungo dibattito interno, la nostra comunità ha deciso a larghissima maggioranza di partecipare alla prossima contesa elettorale.
Lo faremo con una lista autonoma, all’interno di una coalizione a sostegno del candidato sindaco Angelo D’Orsi, sostenuto anche da Rifondazione Comunista, Sinistra Anticapitalista, DeMa, Partito Comunista Italiano, Fronte Popolare e Torino EcoSolidale.
Oggi Torino è una città in evidente crisi. Le classi dirigenti cittadine, quel “Sistema Torino” formato da imprese (Fiat), fondazioni bancarie (San Paolo e Unicredit) e partiti politici (il PD nelle sue varie forme), hanno scaricato sulle classi popolari i costi di una riconversione post-industriale della città, centrata su turismo e grandi eventi, che è clamorosamente fallita.
Nel 2016 i Cinque Stelle vinsero le elezioni promettendo proprio di rovesciare questo sistema, ma tutte le promesse fatte alle “periferie” si sono rivelate false, con Appendino che ha proseguito nel taglio ai servizi pubblici e nella svendita della città a speculatori e banche.
Se possibile oggi la situazione è aggravata da un quadro politico nazionale in cui praticamente tutti i partiti sono insieme nel governo Draghi che, come si evince dalle prime mosse, servirà a garantire i profitti di finanza, banche e Confindustria, peggiorando ancora di più le condizioni di vita delle classi popolari, comprese quelle torinesi.
Sul piano locale, mentre ancora non è chiaro se PD e M5S si uniranno subito o solo per l’eventuale ballottaggio, il centro-destra ha già da tempo il suo candidato che riunisce tutti, dalla Lega a Fratelli d’Italia: quel Damilano, imprenditore di successo, che si candida a mettersi al servizio dei suoi simili, i padroni e i ricchi della nostra città.
Potere al Popolo è nato per costruire, qui e ora, una società diversa, in cui le persone vengano prima dei profitti e in cui la ricchezza sia di tutti e tutte. Un compito che cerchiamo di portare avanti ogni giorno, anche lontano nelle elezioni: quando sosteniamo le lotte dei lavoratori, quando lanciamo campagne per la sanità pubblica e il rispetto dell’ambiente, quando costruiamo solidarietà e mutuo aiuto nella Casa del Popolo.
Le prossime elezioni vogliamo che siano il palcoscenico su cui portare le tante lotte sociali che esistono, ma che non vengono mai rappresentate sulla scena pubblica: vogliamo dare voce a giovani precari e piccoli pensionati, a lavoratrici e disoccupati, a tutti coloro che lottano per salute, scuola, ambiente.
Crediamo che la prossima campagna elettorale sia fondamentale per mettere in campo una proposta radicalmente diversa da quelle che hanno governato la nostra città, ma anche la regione e il paese, negli ultimi decenni: nessun “meno peggio” è davvero pensabile, da noi, tra PD (e suoi satelliti), 5 Stelle e la destra!
Una proposta che rilanci una città davvero pubblica, mettendo al centro gli interessi reali delle classi popolari: casa, lavoro, salute, mobilità, ambiente.
Ma tutto questo non può prescindere da due pilastri: la fine della sua svendita ai privati e il rifiuto del ricatto del debito con le banche; la creazione di meccanismi di partecipazione dal basso e di controllo popolare su tutte le azioni e decisioni che hanno effetti sulla nostra vita.
Sosterremo la candidatura di Angelo D’Orsi, storico e giornalista, proprio perché il suo pensiero rappresenta gli ideali che vorremmo alla base della nuova Torino: solidarietà, giustizia sociale, partecipazione popolare. E crediamo che nessuno meglio di uno storico e militante possa permetterci di leggere le trasformazioni nefaste subite dalla città con la sconfitta dei lavoratori, senza rassegnazione, ma con l’obiettivo dichiarato di riaprire una stagione di lotte in cui le classi popolari tornino ad essere protagoniste.
Sappiamo che l’impresa è ardua, ma non abbiamo più tempo per attendere. Per questo invitiamo chiunque si riconosca nella nostra proposta ad aiutarci, a darci una mano a diffonderla, a farla vivere da subito, per costruire una Torino migliore, in cui tutti e tutte possiamo vivere meglio.
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