Militanti dalla Rete dei Comunisti, di Italia-Cuba, il sindacato USB, Potere al Popolo, Villetta e Cambiare Rotta hanno organizzato un presidio davanti all’ambasciata cubana a Roma obiettivo ieri pomeriggio di un’azione di disturbo contro un gruppo di provocatori che hanno insultato i giovani solidali con Cuba, in larga parte studenti e studentesse, spintonandoli perché cedessero la posizione davanti all’edificio.
La Polizia ha assistito a tutto questo senza intervenire ed anzi identificando alcuni partecipanti, tra i quali il nostro Luciano Vasapollo, ordinario di Economia alla Sapienza di Roma.
“Come Rete dei Comunisti, insieme alle altre forze che hanno fisicamente risposto a questa oscena provocazione, chiamiamo – ha detto Vasapollo – alla massima vigilanza di fronte a quella che potrebbe essere una escalation di tentativi di destabilizzazione all’interno ed all’esterno dell’Isola. Ora più che mai è necessaria una mobilitazione il più possibile ampia e allargata in difesa del popolo cubano e contro le gravissime provocazioni degli Usa e dei loro servi.
Ormai è chiaro che l’attuale amministrazione statunitense si muove nel solco di quella precedente e non disdegna, oltre ai subdoli mezzi della guerra economica, quelli più spiccioli della destabilizzazione politica, sfruttando le difficoltà che lei stessa continua a creare e di cui attribuisce la responsabilità alla leadership cubana”.
“Una informazione al soldo dei burattinai statunitensi ha colto al balzo questa occasione per cercare di screditare Cuba agli occhi di un mondo che ha conosciuto il sostegno pratico di medici ed infermieri cubani, tra cui il nostro, nel momento peggiore della Pandemia.
La situazione ha avuto un risvolto ancora più grave nel nostro Paese a causa della provocazione di fronte all’ambasciata cubana agli ordini diretti della ‘Mafia di Miami’ che ha inscenato una protesta ed un tentativo di irruzione fermato con determinazione dai manifestanti che per l’intera giornata non hanno permesso questo attentato alla sovranità del paese caraibico e alla rivoluzione socialista cubana”.
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E. Sem
Come previsto il neoliberismo criminale si e’ impadronito delle principali cancellerie occidentali. Come era previsto che buona parte delle popolazioni occidentali si sarebbero adattate a ricoprire il ruolo di autoschiavi terrorizzati da una providenziale pandemia pilotata da emergenze gestite in modo incomprensibile, se non lette come controllo fascista economico fascista delle masse e come censura della dissidenza. Questa Cuba deve essere eliminata. Le resistenze sudamericane devono finire. Il confucesimento cinese deve essere combattuto perche’ antagonista al potere neoliberista, le ideologie qui non centrano. Rapinare Africa e Russia sono priorita’ inderogabili, come rimane inderogabile alimentare le tensioni del mondo islamico.