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Il Miur nel Lazio chiede sanzioni contro gli studenti che occupano le scuole

Gli studenti dell’OSA, hanno intercettato una circolare inviata dal direttore del Ufficio Scolastico Regionale (articolazione locale del Miur), nella quale si invitano i presidi a individuare e sanzionare gli studenti più attivi nella recente ondata di occupazioni delle scuole superiori a Roma.

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Qui di seguito il comunicato degli studenti di OSA:

Rocco Pinneri, direttore dell’ ufficio scolastico regionale, in soldoni il braccio esecutore di Bianchi a Roma e nel Lazio, ha recentemente inviato una circolare rivolta ai presidi in merito alle occupazioni scolastiche, nella quale li invita a denunciare ed a prendere provvedimenti disciplinari riguardo gli occupanti delle scuole, accanendosi maggiormente sugli studenti più in vista, continuando a far passare le occupazioni come atti imposti da una minoranza di studenti che vanno a nuocere gli studenti. “negando il diritto all’istruzione”.

È questa la risposta che le istituzioni, non essendo più nelle condizioni di ignorarci sono costrette a dare alle nostre lotte, una maggiore stretta repressiva, invitando i presidi a trattenere gli studenti per identificarli e per poi accanircisi con denunce, provvedimenti disciplinari e imponendogli interamente il risarcimento dei danni.

Da questa circolare di Pinneri vediamo chiaramente anche la narrazione che istituzioni &co (si pensi alle organizzazioni concertative, sia di lavoratori che di studenti) fanno riguardo le proteste e le occupazioni di noi studenti, ovvero di atti di piccoli gruppi di studenti che li impongono su tutti gli altri, questo sia per screditare e diffamare i nostri atti di protesta, che, come bende sugli occhi del ministero e dei suoi organi con le quali finge di non vedere le nostre lotte e le nostre necessitá.

Peccato però che sia evidente, dato il numero e la partecipazione delle occupazioni di questo autunno che questa narrazione crolli su se stessa e che non sia più credibile, proprio come l’ ipocrisia di Pinneri nel parlare di collettività, quella collettività che il suo modello scolastico distrugge e che riprende e ha ripreso vita grazie alle occuapazioni, o quella stessa ipocrisia che ha quando parla di negazione del diritto allo studio nei pochi giorni di un occupazione, che sono nulla rispetto ai due anni persi causa pandemia e malagestione di essa.

Rispondiamo a Pinneri ed a chi ci vuole muti e pacifici continuando le occupazioni e le lotte, senza accettare la vostra visione di confronto, quella per cui esso ha la valenza di sedativo delle lotte, adesso più che mai chiediamo che il MIUR invii una circolare che VIETI ai presidi di prendere provvedimenti disciplinari nei confronti degli occupanti.

 

Rispondiamo a chi scredita diffama e cerca di dividere gli studenti, con l’unione, perché l’ occupazione non è un atto di pochi, ma è lo strumento che una generazione trova per farsi sentire e per scrivere il suo futuro, e non ce lo faremo togliere!

Chiediamo un incontro con il Ministero dell’Istruzione e l’apertura di un tavolo permanente di discussione sui problemi degli studenti.

 

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